L’incredibile dieta di Djokovic: frullati, tofu e 14h di digiuno

Il campione del tennis Nole Djokovic, al momento con 23 titoli di Slam su 35 finali e 389 settimane al numero uno del ranking, si è posizionato tra i tennisti più vincenti e più importanti della storia. Ma da un grande campione derivano grandi sacrifici. Non è semplice poter sottostare al duro regime di allenamenti che gli sono imposti per ottenere sempre i risultati migliori sul campo, tutto questo è possibile solo perché Nole oltre che a seguire rigide regole, segue anche un regime alimentare unico nel suo genere.

Da quando ha 30 anni, il campione segue la stessa dieta alimentare, ben strutturata e gli permette soprattutto di poter sotto controllo ogni tipo di cambiamento che avviene sul suo corpo. Il piano dietetico studiato dai suoi nutrizionisti è molto severo, e non riguarda solamente l’aspetto alimentare ma qualsiasi movimento al di fuori dal campo ed il riposo.

Josè Moron su Twitter ha svelato che appena alzato Djokovic beve un bicchiere di acqua calda o a temperatura ambiente con un po’ di limone. I nutrizionisti gli hanno vietato l’acqua fredda in quanto il corpo brucerebbe troppe energie per riscaldarla. Subito dopo si concede un frullato verde ottenuto con varie alghe, sedano, spinaci e frutta. La frutta è l’elemento più importante della sua alimentazione, essa gli permette un apporto di energia immediata disponibilità da utilizzare durante l’allenamento o in palestra.

La giornata di Nole comincia così, a colazione si concede anche una ciotola di muesli biologico senza glutine, avena, frutta varie e due cucchiai di miele di manuka (un monofloreale neozelandese). Mentre a pranzo, la scelta ricade tra riso, patate e quinoa, accompagnandoli da alimenti vegetali, ed a cena (che non deve mai consumarsi dopo le 19) apporta proteine vegetali. Niente carne e pesce quindi ma solo tofu che ha un effetto saziante e porta benefici importanti al corpo a fronte di un ridotto consumo calorico.

Inoltre, il regime dell’atleta prevede un digiuno per 14-16 ore al giorno per ridurre le energie legate alla digestione. La giornata appena presentata, si verifica 365 giorni l’anno, il campione non ammette sgarri di nessun tipo.