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Credits: Getty Images
13 Settembre 2023
Redazione 105
A molti di noi piace, addirittura c’è chi lo prende prima di andare a letto: il caffè. Secondo una ricerca condotta dai ricercatori austriaci dell'Università di Innsbruck, gli psicopatici sarebbero maggiormente attratti dal caffè rispetto ad altre bevande.
Prima di tutto, è importante considerare il tipo di prodotto consumato dalle persone che hanno partecipato al test. Infatti, il caffè non ha lo stesso sapore in tutte le parti del mondo e in alcuni paesi può addirittura avere un sapore poco gradevole.
Gli universitari austriaci hanno condotto uno studio su quasi mille persone residenti negli Stati Uniti. Il campione in esame era formato da un gruppo di volontari di circa 35 anni, ai quali sono stati sottoposti quiz specifici per individuare il loro cibo preferito ed avere più informazioni possibili su ciascuna personalità.
Lo scopo dello studio era quello di misurare in modo preciso caratteristiche come narcisismo, aggressività e sadismo. Si è scoperto che le persone che preferiscono cibi amari, tra cui il caffè, sono maggiormente associate a personalità psicopatiche. In altre parole, coloro che preferiscono birra, acqua tonica, cioccolato fondente e caffè senza zucchero e latte, sono maggiormente inclini a sviluppare una personalità malvagia e poco raccomandabile.
La rivista specializzata Appetite ha pubblicato l'articolo relativo al caffè degli psicopatici, suscitando grande sorpresa. Infatti, gli appassionati di cibi amari sono maggiormente predisposti a sviluppare una personalità malevola, mentre le persone più amichevoli e simpatiche preferiscono dolci, caramelle e torte.
Non è necessario guardarsi attorno con sospetto perché gli psicopatici che amano il gusto amaro non sono così comuni. L'Università di Innsbruck ha suggerito di "addolcire" le conclusioni dello studio, poiché la preferenza per un determinato cibo dipende da vari fattori, come le esperienze passate e il modo in cui si sono affinati i sensi del gusto e dell'olfatto. Inoltre, gli esperti austriaci non sono stati in grado di definire con precisione i sapori, poiché le persone possono percepire il gusto in modo diverso l'una dall'altra. Sarà necessario molto tempo prima di trovare una vera causa biologica o psicologica alla base della preferenza per i cibi non zuccherati.