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Lavoro ideale per la Gen Z: flessibile, retribuito e con tempo libero

L'attenzione si è spostata dal "lavorare per vivere" al perseguire carriere che offrono un ampio tempo libero per divertirsi

Lavoro ideale per la Gen Z: flessibile, retribuito e con tempo libero

Credits: Getty Images

03 Ottobre 2023

Redazione 105

La Generazione Z, composta da individui nati tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2010, sembra avere una prospettiva diversa sul lavoro rispetto alle generazioni precedenti, sembrano essere più orientati verso l'equilibrio tra lavoro e vita personale, piuttosto che sacrificare tutto per la carriera. Si potrebbe ipotizzare di attribuire la nuova mentalità alla pandemia, ma anche a decenni di precarietà e sfruttamento lavorativo. Secondo uno studio condotto da Bloomberg sui giovani britannici, ma applicabile anche alla situazione italiana, i ragazzi tra i 18 e i 24 anni non sono più disposti a lavorare intensamente per un salario. 

Così, il senso del sacrificio e del lavoro, che avevano caratterizzato le generazioni precedenti sembrano essere un lontano ricordo e non interessare minimamente la nuova generazione. Il Report FragilItalia I giovani generazione Z e il lavoro di Legacoop e Ipsos ha evidenziato il cambiamento di atteggiamento dei giovani della Generazione Z nei confronti del lavoro. 

Secondo la ricerca, la competitività e l'ambizione nel mondo del lavoro sono state sostituite dalla ricerca di un salario fisso e di lavori che offrano flessibilità e tempo libero: la priorità non è più "vivere per lavorare", ma piuttosto trovare professioni che consentano di godere appieno del tempo libero.

Inoltre, la maggior parte dei giovani della Gen Z è aperta a spostarsi per trovare condizioni di lavoro migliori, dimostrando che il lavoro è un mezzo per guadagnare denaro, ma non è più al primo posto nella scala delle priorità.

Secondo il sondaggio, la famiglia, l'amicizia e l'amore sono le cose più importanti per i giovani, mentre il lavoro si posiziona solo al sesto posto. Questo cambio di rotta sembra essere una risposta alle sfide affrontate dai giovani, tra cui la crisi economica, la precarietà e la mancanza di tempo per sé stessi, e sono stati accelerati dalla pandemia, che ha enfatizzato il desiderio di libertà, vita sociale e felicità.

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