TUTTO NEWS

Sei un pornodipendente? Ecco i segnali da non sottovalutare

Gli esperti evidenziano la necessità di considerazioni pratiche in merito a chi manifesta compulsioni sessuali o preoccupazioni eccessive per la pornografia online

Sei un pornodipendente? Ecco i segnali da non sottovalutare

Credits: Getty Images

18 Ottobre 2023

Redazione 105

Il consumo di intrattenimento per adulti è un fenomeno diffuso, con studi che suggeriscono che la stragrande maggioranza della popolazione ha avuto esperienze in questo campo. Tuttavia, il passare ore a guardare contenuti espliciti non è automaticamente segno di dipendenza. Secondo l'American Psychological Association (APA), uno studio suggerisce che l'osservazione frequente di materiale pornografico potrebbe più facilmente rientrare nella sfera della compulsione piuttosto che configurarsi come vera e propria dipendenza. A far cadere in errore potrebbe essere la presenza di sentimenti di vergogna può contribuire a un'auto-diagnosi erronea di dipendenza.

La comunità accademica si trova divisa sulla questione se l'eccessivo consumo di pornografia sia da considerare una dipendenza diagnosticabile, ma esiste un consenso generale su segnali da tenere d'occhio. Come, ad esempio, spese eccessive e l'indulgenza in contenuti per adulti in contesti rischiosi sono indicatori chiave, così come il costante rimandare di compiti importanti a favore della visione di materiale vietato ai minori.

Molti psicologi suggeriscono che coloro che si allontanano dai partner e dall'esperienza sessuale reale a favore del mondo virtuale del porno dovrebbero considerare la consulenza professionale.

Il Journal of Sex & Marital Therapy ha presentato uno studio del 2013 che suggerisce che la terapia può essere utile per affrontare un consumo elevato di pornografia. Gli esperti Reena Parmar e Vincent Egan evidenziano la necessità di considerazioni pratiche e cliniche in merito al trattamento per chi manifesta compulsioni sessuali o preoccupazioni eccessive per la pornografia online. 

Tuttavia, la dottoressa Nicole Prause dell'Università della California di Los Angeles solleva dubbi su questo approccio: “C'è un'enorme industria del trattamento che ha bisogno che questa sia una malattia, una cosa che possono far pagare alle persone per curarla”, afferma Prause.

Inoltre, la valutazione degli effetti globali del porno è un altro terreno controverso tra gli psicologi. Se alcuni ritengono che possa fornire uno sfogo innocuo per le fantasie e addirittura educare, altri avvertono sugli impatti negativi, soprattutto sugli adolescenti. 

Stando ai dati evidenziati dalle statistiche, i consumatori più prolifici sono adolescenti e giovani adulti, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla sua influenza nella formazione delle percezioni sessuali e sociali.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su