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Credits: Getty Images
15 Novembre 2023
Redazione 105
Negli ultimi decenni, molti scienziati cognitivi si sono chiesti se il denaro conti realmente. La maggior parte di loro è arrivato alla conclusione che il denaro ha un peso nella vita delle persone, poiché la disponibilità economica influenza principalmente le emozioni legate alla percezione di sé.
Alcuni ricercatori dell'Università di Singapore hanno analizzato i dati relativi a un milione e mezzo di persone in 162 diversi Paesi del mondo. Hanno scoperto che vi è una forte correlazione tra un maggiore reddito e un atteggiamento più positivo verso la vita, una maggiore fiducia in sé stessi, un maggiore orgoglio e una maggiore determinazione. “Abbiamo anche rilevato che un alto livello di entrate non rende le persone più compassionevoli e grate”, afferma Eddie Tong, uno degli autori della ricerca.
Il noto psicologo americano Paul Piff ha ideato numerosi esperimenti per verificare la veridicità di questa affermazione. Ha selezionato, ad esempio, un campione di persone che guadagnava tra i 25.000 e i 200.000 dollari all'anno a cui ha regalato 10 dollari, dicendogli che potevano tenerli o donarli in tutto o in parte. Il risultato è stato sorprendente: le persone che guadagnavano meno hanno donato il 44% in più rispetto a quelle che avevano stipendi tra i 150.000 e i 200.000 dollari l’anno.
In un altro esperimento, Piff ha raccolto un gruppo di persone e le ha fatte giocare a Monopoli: osservandoli in azione, ha notato che chi aveva vinto di più (la partita era truccata) tendeva a essere trionfante e un po' spaccone, ma soprattutto prendeva più biscotti di quanti gli spettassero da un contenitore disponibile per tutti i giocatori. Secondo il ricercatore, è vero che le persone con istinti competitivi ed egoistici sono brave a fare soldi, tuttavia, egli ritiene anche che avere del denaro, anche solo temporaneamente o per gioco, porta a sentirsi più centrati su sé stessi e ad assumere un atteggiamento più arrogante.
Il rapporto con il denaro varia anche a seconda dell'educazione ricevuta: ad esempio, se uno dei genitori sperpera i soldi, il messaggio trasmesso sarebbe "i soldi non sono importanti, vanno e vengono". Se, invece, in famiglia si tende a risparmiare molto, il messaggio sarebbe l'opposto. Inoltre, le esperienze personali come la crescita in un ambiente di povertà o di ricchezza, l'inflazione, il paese di nascita e la situazione economica familiare, contribuiscono a plasmare il nostro atteggiamento nei confronti del denaro.
Uno studio condotto negli Stati Uniti su imprenditori e studenti di economia dell'Università del Maryland ha dimostrato che la motivazione alla base dell'accumulo di denaro è un fattore determinante. Se l'obiettivo principale è migliorare la propria posizione sociale, la ricerca di soldi può portare a una diminuzione del benessere, mentre se il denaro è desiderato per garantire la sicurezza personale o familiare, ciò non comporta problemi questo tipo di problemi, anzi.