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Micol Olivieri sbotta contro gli haters: "Stamattina ho pianto"

“Sono tantissimi anni che ricevo cattiverie perché ho iniziato che ero adolescente e sono stata spesso bersaglio della gente”

Micol Olivieri sbotta contro gli haters: "Stamattina ho pianto"

Credits: Profilo Instagram @micololivieri_

17 Novembre 2023

Redazione 105

Ogni giorno, il mondo dei social si popola dei cosiddetti haters, utenti che spesso approfittano dell’anonimato per attaccare duramente altre persone. Negli ultimi giorni, Micol Olivieri è stata travolta da una grande ondata d’odio. Nota per aver interpretato Alice nella famosa serie televisiva I Cesaroni, attualmente svolge il lavoro di influencer. Proprio in questi giorni ha condiviso sul suo profilo di Instagram uno sfogo a seguito di alcune critiche ricevute dagli haters. 

Recentemente, l’ex attrice è stata attaccata a causa del suo aspetto fisico: molti haters ritengono che sia "totalmente rifatta". “Stamattina ho fatto quello che non faccio mai e ho cliccato sui commenti di un articolo sul web che mi riguardava e sono caduta - ha detto l’influencer -. Mi sono resa conto di essere totalmente satura della cattiveria della gente”.

“Sono tantissimi anni che ricevo cattiverie perché ho iniziato che ero adolescente e sono stata spesso bersaglio della gente. Basta. Non sono più disposta ad accettare commenti sul mio aspetto fisico. Tutto questo perché? Perché il mio viso non piace a qualcuno, ha detto spazientita la Olivieri.

“Stamattina io ho pianto e l'ho fatto per il senso di ingiustizia. Le parole hanno un peso e fanno male e nessuno di noi dovrebbe ‘abituarsi’ alla cattiveria, né tantomeno dovremmo arrenderci al fatto che siccome esiste dobbiamo accettarla. Io non ho la pretesa di piacere a tutti ma non mi interessa. A me piace la mia faccia e mi voglio bene” - afferma l’attrice, che per concludere aggiunge anche - “Alcune mattine mi sento più fragile e in quei giorni io il peso della cattiveria non riesco a sorreggerlo. Ma quante ragazze volete far piangere nella vostra vita?”, conclude Micol.

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