Paola Barale: "Eravamo ballerine che mettevano tutto in evidenza"

Paola Barale ha recentemente ripercorso l’inizio della sua carriera in un'intervista con Daniele Priori di Libero Quotidiano, dove il tema principale è stato il suo libro "Non è poi la fine del mondo", edito dalla Sperling & Kupfer. Nel suo primo libro, la showgirl ha riavvolto il nastro, tornando agli inizi del suo percorso in tv: così ha parlato degli ostacoli che ha dovuto superare e di tutte le soddisfazioni ottenute, per poi passare a tutti i tabù che la Barale ha provato a scardinare. 

Come molti altri artisti, anche lei ha iniziato la sua carriera come ballerina per i programmi di Antonio Ricci, mettendo in mostra il suo corpo proprio come molte delle sue colleghe. A proposito di questo, a distanza di anni la conduttrice ha affermato: “Eravamo ballerine con reggiseni che esibivano tutto, oggi sarebbe impossibile”. La Barale ha sottolineato quanto i tempi siano cambiati e come, anche in televisione, oggi si faccia molta più attenzione all’abbigliamento delle vallette e delle ballerine.

Sebbene in molti pensino che la carriera televisiva di Paola Barale sia iniziata come valletta di Mike Bongiorno all’interno del programma La Ruota della Fortuna, non è questa la verità. Come ha chiarito la stessa attrice, la sua carriera era già cominciata con Antonio Ricci nel ruolo delle cosiddette Littorine di Odiens, che hanno anticipato le veline di Striscia la Notizia.

“In realtà ho iniziato ancor prima come Littorina in Odiens di Antonio Ricci con Ezio Greggio e Lorella Cuccarini. Eravamo ballerine con reggiseni a balconcino che mettevano tutto in evidenza e costumi fascisti. Pensi un po’… Oggi avrebbero problemi ad andare in onda anche le ragazze cin cin di Umberto Smaila”, racconta la Barale durante l’intervista.