Come essere gentile al lavoro anche quando hai una "giornata no"

A tutti capita di vivere una giornata negativa al lavoro e di sentirsi esausti. Per quanto sia difficile portare a termine i propri doveri quando il nostro umore è sotto i piedi, esistono cinque segreti per superare a meglio una “giornata no”.

Quando ci sentiamo sopraffatti dai nostri pensieri, diventa difficile rimanere positivi e gentili nei confronti degli altri. Gli esperti del settore Risorse Umane di InfoJobs hanno delineato cinque atteggiamenti gentili da attuare quando ci sentiamo giù di morale per non creare fratture irreparabili con i propri colleghi. Prima di tutto, è sempre bene contare fino a 10 prima di farsi travolgere dal nervosismo: se non vi sentite pronti ad avere una conversazione gentile con i propri colleghi, a volte è meglio isolarsi e scegliere il silenzio.

Anche l’espressione facciale gioca un ruolo importante nel rapporto con l’altro. Possiamo essere bravi a praticare il silenzio, ma il nostro sguardo difficilmente mente: al contrario, fa emergere ciò che stiamo trattenendo. L’altro rischio è quello di lasciarsi andare a espressioni infelici dettate dal momento o dal nervosismo: meglio lasciar sedimentare ciò che pensiamo, per poi tornarci in un secondo momento. Se abbiamo dei malumori sul posto del lavoro e desideriamo parlarne con il capo, è sempre meglio valutare i pro e i contro prima di intavolare una conversazione. 

Un altro fattore da non sottovalutare è il lavoro di squadra: anche quando tutto sembra stia andando a picco, cercare il confronto con i colleghi può essere una buona soluzione. È lecito chiedere una pausa o un momento di isolamento: meglio rendersi conto dei propri limiti, piuttosto che litigare. L’altro grande segreto per superare una “giornata no” a lavoro è quello di dedicarsi ad attività che ci piacciono particolarmente. Se non possiamo sceglierle a livello lavorativo, meglio dedicare qualche istante alle nostre passioni: anche un solo momento di distrazione può aiutare a risollevare il morale.