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Due parole che minacciano la tua vita sessuale: non usarle mai

“Quando si ha una lunga relazione con qualcuno e ci sono dei figli, si tende ad assumere il ruolo di genitore in ogni sua forma”

Due parole che minacciano la tua vita sessuale: non usarle mai

Credits: Getty Images

15 Dicembre 2023

Redazione 105

Forse non tutti lo sanno, ma ci sono alcune parole che diminuiscono la voglia di fare sesso. Ecco perché dovreste fare attenzione a dirle quando siete in compagnia del vostro partner. Due parole, in particolare, possono risultare fatali per il proprio rapporto: pronunciarle nei momenti meno appropriati ha effetti imminenti sulla libido delle persone. 

In una puntata del podcast americano Diary of Ceo, Marisa Peer – esperta di relazioni – ha spiegato perché alcune persone perdono le pulsioni sessuali nel corso del tempo, facendo una rivelazione incredibile, di cui stanno parlando tutti. A proposito di relazioni e rapporti sessuali con il partner, la Peer ha lanciato un allarme nei confronti delle coppie con figli

Secondo l’esperta, coloro che utilizzano gli appellativi “mamma” e “papà” per rivolgersi al partner possono dire addio alla camera da letto. Chiamarsi in questo modo deteriora il desiderio sessuale dell’altro. “Nel momento in cui il tuo partner viene chiamato in qualche modo 'mamma' o 'papà', inconsciamente non vuoi fare sesso con loro perché nessuno vorrebbe fare sesso con i propri genitori”, ha spiegato l’esperta. 

Spesso, parlando con i propri figli possono scappare frasi del tipo “Racconta a mamma cosa hai fatto oggi”: l’esperta mette in guardia le coppie e consiglia di non sottovalutare mai il linguaggio utilizzato, perché ha effetti importanti sulle nostre azioni e nei rapporti interpersonali. “Molte persone non capiscono che quando si ha una lunga relazione con qualcuno e ci sono dei figli, si tende ad assumere il ruolo di genitore in ogni sua forma, e questo atteggiamento ha effetti anche in camera da letto”, ha aggiunto Marisa Peer. Insomma, se non volete alterare il desiderio sessuale dell’altro, meglio smettere di chiamarlo “mamma” o “papà”.

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