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Credits: Getty Images
21 Dicembre 2023
Redazione 105
Avere una casa sempre pulita e ordinata è il sogno di molte persone, che provano una sensazione di benessere ogni qualvolta entrino in un ambiente privo di germi. C’è chi appena arriva a casa passa l’aspirapolvere, pulisce e lava il pavimento per sentirsi meglio. Uno studio, tuttavia, ha dimostrato che la smania di pulire sempre può essere sintomo di una profonda infelicità.
In uno dei discorsi più noti, l’esperto in educazione, psicologia e scrittura Mario Sergio Cortella ha spiegato che cercare di mantenere un ambiente sempre pulito può trasformarsi in una vera e propria ossessione. La ricerca della perfezione negli ambienti deriva in parte dal culto dell’immagine alimentato sui social media, dove gli utenti cercano in tutti i modi di mostrare il loro lato migliore. Alcune persone proiettano l’idea di una realtà perfetta persino dentro casa che, al contrario, dovrebbe essere un luogo sicuro in cui sentirsi liberi di essere se stessi.
Quando si mette piede in casa dovremmo lasciarci alle spalle tutti i costrutti sociali che talvolta ci vengono imposti dal mondo esterno. È giusto pulire per vivere in un ambiente confortevole, ma questa abitudine non deve diventare un’ossessione. Può capitare di non avere voglia di pulire o di lasciare la stanza disordinata e andare a dormire: insomma, non c’è niente di male nell’imperfezione. Tuttavia, ci sono persone che appena vedono un po’ di polvere perdono il controllo e iniziano a pulire qualsiasi superficie.
Non tutti sanno che questo tipo di atteggiamento può sfociare in un vero e proprio DOC, ossia un disturbo ossessivo-compulsivo, da curare con l’aiuto di un esperto. Pulire troppo la propria casa può essere sintomo di grande insicurezza e infelicità, due sentimenti negativi che si cerca di sconfiggere distraendosi. Le conseguenze di un atteggiamento maniacale impattano sulla propria quotidianità e nel rapporto con gli altri: se ci si rende conto di essere “schiavi” della pulizia, allora è meglio rivolgersi a un esperto.