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La drastica decisione di una mamma: "Proibiti i compiti a casa"

“Abbiamo deciso che, nella nostra famiglia, i compiti a casa sono opzionali e spesso addirittura sconsigliati”

La drastica decisione di una mamma: "Proibiti i compiti a casa"

Credits: Getty Images

27 Dicembre 2023

Redazione 105

I compiti a casa rappresentano un argomento molto dibattuto tra genitori e insegnanti: da sempre, gli studenti ricevono dei compiti da svolgere durante il weekend o le vacanze, ma non tutti sono d’accordo con questa pratica. Molti genitori, infatti, pensano che gli insegnanti debbano bilanciare meglio il carico di assegnazioni, per non privare gli studenti dei loro momenti di libertà. Una mamma di nome Kelly Burch ha espresso la sua opinione in merito, scatenando un’animata discussione su Business Insider.

Per Kelly, i compiti a casa assegnati ai figli non si allineano con i valori della famiglia e tolgono tempo prezioso. “Nonostante mi sforzi sempre di non sovraccaricare la famiglia di impegni, i nostri calendari settimanali sono pieni, ha detto la donna, spiegando che spesso gli impegni giornalieri si accavallano a causa dei compiti assegnati a scuola dalle insegnanti. “Le mie figlie, una è all'asilo e l'altra in quarta elementare, fanno anche equitazione, nuoto e calcio. Io vado in palestra due sere a settimana. Finite queste attività ci troviamo addosso gli occhi speranzosi del nostro cane, col guinzaglio tra i denti, e usciamo di nuovo per fargli fare una passeggiata”.

La mamma fa notare come durante l’arco della giornata rimanga davvero poco tempo da dedicare ai compiti a casa, ecco perché è arrivata a una drastica decisione. “Abbiamo deciso che, nella nostra famiglia, i compiti a casa sono opzionali e spesso addirittura sconsigliati - ha detto - Il tempo tra la fine della scuola e l'ora di andare a dormire è molto limitato e, escludendo la cena, mi rimangono un paio d'ore per offrire loro un tipo di arricchimento che si allinei meglio coi valori della nostra famiglia”

Secondo Kelly, è possibile sviluppare abilità di scrittura, lettura e calcolo anche attraverso attività più divertenti, che si differenziano dai tradizionali compiti assegnati a scuola. “Anziché farle stare sedute a una scrivania per 40 minuti preferisco che le mie ragazze acquisiscano fiducia in se stesse, imparino a nuotare, contribuiscano al benessere della comunità o, più semplicemente, vadano fuori a giocare e godersi l'aria aperta”, ha detto. La mamma ha comunicato all’insegnante la sua decisione di rendere i compiti opzionali, spiegando che la maestra non ha obiettato: “Ho avuto l'impressione che il suo punto di vista sulla questione fosse simile al mio: ci sono tanti modi per imparare durante il pomeriggio, e non tutti sono di tipo accademico”.

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