Guendalina Tavassi: "Ho cresciuto Gaia da sola, non avevo soldi"

Tutti siamo abituati a vedere Guendalina Tavassi sempre sorridente e piena di vita, ma dietro questa spensieratezza si nasconde un vissuto molto difficile che l’ex gieffina ha voluto raccontare nelle pagine della sua biografia Dietro quel sorriso edito da Piemme. Intervistata anche dal settimanale Novella 2000 la bella 38enne si è aperta su molti aspetti del suo passato. 

Guendalina ha dovuto affrontare una situazione difficile sin da piccola. A soli 8 anni è stata costretta a scegliere tra il vivere con la mamma o il papà comparendo davanti ad un giudice. Come ha rivelato al settimanale, questo evento l’ha segnata profondamente: "Far prendere una decisione così importante a un bambino è una cosa inconcepibile. È stato sbagliato accusare mia mamma di colpe che non aveva, solo per stare con papà. Ma sinceramente non capivo se con il mio comportamento potevo ferire qualcuno". Una scelta che ha compiuto per sentirsi più libera, anche se questa libertà le costata cara poiché alla fine si è resa conto di essere rimasta sola sia a causa dell’assenza del padre, sia perché veniva maltrattata dalle compagne dell’uomo. Le è mancato l’amore di una famiglia e , commossa, ha confessato: "Se avessi pensato che avere tanta libertà ed essere viziata avrebbe intaccato il mio stile di vita, forse avrei fatto una scelta diversa. Ho vissuto con papà e alla fine era come se vivessi da sola. Le sue compagne, tutte giovanissime, erano streghe cattive che, appena lui si girava, minacciavano di mettermi in collegio o mandarmi in orfanotrofio". 

Successivamente Guendalina ha parlato anche del suo periodo buio dovuto a grosse difficoltà economiche. L’ex gieffina è rimasta incinta da giovanissima della primogenita Gaia, ma in quell’occasione si è ritrovata completamente sola. Il padre della bambina l’aveva abbandonata e suo padre non voleva che tenesse la bambina. Ma Guendalina non voleva rinunciare alla sua Gaia e, pur di tenerla, ha fatto enormi sacrifici. "L’ho cresciuta senza l’aiuto di nessuno. Non avevo i soldi per pagare l’affitto, per pagare le bollette. E a lavorare non potevo andare perché avevo una bambina. Quando l’ho fatto, i sacrifici erano più alti dello stipendio. Quella non era vita". È stato il Grande Fratello a salvarla da quella situazione e per quello gli sarà sempre grata.