Mostruoso Sinner: batte Djokovic ed è in finale agli Australian Open

Ancora una volta loro due, uno di fronte all’altro. Ancora una volta l’Italia porta a casa il match. Jannik Sinner ha infatti conquistato una storica vittoria battendo Novak Djokovic con il punteggio di 3-1 (6-1, 6-2, 6-7, 6-3) nelle semifinali degli Australian Open. Ma perché parliamo di risultato storico? Perché, al di là del talento indiscusso di Djokovic, segna la prima volta che un italiano si qualifica per la finale del singolare maschile agli Australian Open. E adesso a Sinner non resta che attendere il risultato della sfida tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev: chi vincerà lo affronterà in finale. 

L’incontro è stato un trionfo per il giovane italiano di 22 anni, che ha dominato nei primi due set con un gioco impressionante. Tuttavia Djokovic ha tirato fuori la sua solita stoffa da campione che esce nei momenti più difficili e ha reagito vincendo il terzo set al tie-break. Nonostante l’opposizione del serbo, Sinner ha mantenuto la calma e ha chiuso la partita nel quarto set, facendo gioire tutti noi nuovamente.

La partita è stata piena di momenti emozionanti, con Sinner che ha dimostrato di essere all’altezza della situazione contro uno dei più grandi giocatori di tennis di tutti i tempi. Questo risultato rappresenta una pietra miliare per il tennis italiano e per il giovane talento che ormai è emerso nella scena internazionale e che punta a diventare ben oltre che il numero 4 al mondo. 

Ma la portata di questa vittoria non si ferma al fatto di aver portato per la prima volta un italiano alla finale degli Australian Open. È infatti molto di più, se pensiamo al “mostro sacro” che ha battuto. La vittoria di Sinner ha posto fine a una striscia di 33 vittorie consecutive di Djokovic a Melbourne. Inoltre è diventato il primo giocatore a strappare un set 6-1 a Djokovic in uno Slam dal 2013. E ora non ci resta che attendere e fare il tifo per lui anche nell’ultimo match, dopo una striscia di vittorie consecutive invidiabile nel torneo senza mai cedere troppi set all’avversario.