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Credits: Getty Images
30 Gennaio 2024
Redazione 105
Vivere con un coinquilino non è mai facile: che si tratti di un amico o di uno sconosciuto, ognuno ha delle abitudini diverse che possono scontrarsi con quelle dell’altro, creando delle forti incomprensioni. Soprattutto quando si parla di pulizia e condivisione, ogni persona gestisce gli spazi comuni in modi differenti: la chiave per convivere serenamente è trovare un equilibrio e confrontarsi sempre sui problemi.
Il tema della convivenza forzata riguarda moltissimi giovani, ecco perché la storia di un utente su Reddit è diventata virale in poco tempo. Un giovane ragazzo ha raccontato la discussione avuta con il suo coinquilino, che è anche il suo migliore amico. Il protagonista sperava che la convivenza con un amico sarebbe stata più semplice, invece le cose si sono rivelate più complicate del previsto.
“Viviamo insieme da un anno e abbiamo il bagno in comune. Il mio amico è la persona più pigra che io conosca e ci sono giorni e giorni in cui nemmeno si alza dal letto – ha scritto su Reddit - Però, ha bisogno di ‘almeno 45 minuti’ in bagno ogni mattina, il che vuol dire che se abbiamo lezione alle 8, io devo aver finito per le sette e un quarto”. Il racconto dell’utente prende piede quando racconta la litigata che hanno avuto i due. Infatti, non riescono a trovare un punto d’incontro sulla questione bagno: “Mi pare irragionevole, anche io avrei bisogno di qualche ora di sonno in più dato che non passo più di 10 minuti in bagno, ma dato che siamo amici da tanto tempo mi sono adattato”.
Il ragazzo non vorrebbe alzare un polverone per non rovinare la loro amicizia e ha chiesto un consiglio agli utenti per capire come comportarsi in questa situazione al limite. “Non mi dà fastidio il fatto che lui lo ‘prenoti’, se poi effettivamente lo usa. Mi dà fastidio che lui rimanga sdraiato lì e io devo aspettare anche se il bagno è vuoto”, ha chiarito. Molti utenti gli hanno consigliato di confrontarsi con il suo amico e far valere le sue idee, senza farsi intimorire. Altri, invece, attribuiscono la colpa della situazione a lui “per avergli permesso di comportarsi in un modo inaccettabile”.