Tutto news
Credits: Getty Images
31 Gennaio 2024
Redazione 105
Quando gli appassionati di calcio guardano una partita diventano inarrestabili: è come se entrassero in un mondo parallelo ed è difficile capire cosa provano se non si condivide la stessa passione. Un recente studio ha analizzato la relazione tra attività cerebrale e comportamenti dei tifosi per cercare di fornire una spiegazione.
La ricerca è stata presentata al meeting annuale della Radiological Society of North America, che ha evidenziato come, durante una partita di calcio, si attivino diversi modelli di attivazione cerebrale che generano comportamenti talvolta negativi. Condotto dal dottor Francisco Zamorano Mendieta, lo studio ha analizzato una vasta gamma di emozioni, tra le quali anche l’aggressività: nel corso degli anni, infatti, si sono verificate molte liti tra i tifosi, travolti dall’impulsività.
Per analizzare i meccanismi che si attivano nella mente delle persone, sono stati coinvolti 43 uomini appassionati di calcio: il gruppo è stato diviso in due, ed è stato sottoposto alla visione di un filmato. Quest’ultimo riprendeva una serie di partite con 63 gol: nel frattempo, la loro attività cerebrale veniva monitorata dagli esperti. L’obiettivo? Capire cosa scaturisce le loro emozioni, dell'esultanza di fronte alla vittoria della propria squadra al nervosismo per le sconfitte.
I ricercatori sono arrivati a una conclusione ben precisa: in caso di vittoria, nella mente dei tifosi si attiva il sistema di ricompensa, mentre di fronte una sconfitta porta a uno stato introspettivo. Non solo, il fallimento inibisce l’hub cerebrale che collega il sistema limbico alle cortecce frontali, provocando reazioni talvolta aggressive e violente. Lo studio del dottor Zamorano ha analizzato le dinamiche sociali che si innescano tra i tifosi, dimostrando che un’eccessiva devozione può influenzare l’attività neurale e provocare reazioni dirompenti.