Gigi Buffon parla dei suoi errori: “Ho comprato il diploma a 18 anni”

L’ex portiere Gianluigi Buffon, oggi attuale capo delegazione della Nazionale, ha rivissuto la sua carriera davanti a un pubblico di tremila persone al forum di Biella durante l’evento Campioni sotto le stelle. Una carriera in cui non sono mancati gli errori: “Ne ho fatti parecchi, soprattutto quando ero giovane. Quello di cui vado meno orgoglioso è di essermi comprato il diploma. Non lo rifarei perché c’è una nota di scorrettezza e scorciatoia”. Ne parla perché vuole scoraggiare i giovani a seguire le sue orme sotto questo punto di vista: “Mi piace pensare che la mia imperfezione dia agli altri un’idea di umanità e mi renda vicino alla gente”.

Per Buffon è stata comunque anche l’occasione di parlare di calcio e di rivivere le tappe che lo hanno portato al grande successo con la Juventus: “La Juve è stata la mia vita calcistica, ci sono stati i ricordi bellissimi, un’avventura e crescita umana e consacrazione dal punto di vista sportivo. L’universo Juve manda a soqquadro le tue certezze, però nel momento in cui riesci a farlo tuo non ti mollerà mai”.

Ha inoltre raccontato un aneddoto: il suo primogenito Louis, nato dal matrimonio con Alena Seredova, ha seguito le sue orme calcistiche e gioca attualmente nel Pisa Under 17. C’è stato un momento in cui Buffon ha confessato di aver pensato di ritardare il suo pensionamento per avere l’opportunità di giocare con suo figlio in Serie A.

Il campione, proprio osservando suo figlio e il DNA calcistico che evidentemente ha ereditato, si è ritrovato a riflettere sulla sua gioventù. Buffon ha espresso pentimento per aver scelto la strada più breve quando era coetaneo di suo figlio. Già alcuni anni fa era uscita la notizia riguardo a un presunto diploma falsificato da ragioniere ottenuto da Buffon, ma sembra che abbia risolto la questione pagando una multa.

Tuttavia la vicenda di Buffon non è un caso isolato. Pensiamo ad esempio al caso dell’esame-farsa del 2020 riguardante l’uruguaiano Luis Suarez del Barcellona. Situazioni analoghe sono state segnalate anche oltreoceano, in cui alcuni atleti ottengono voti gonfiati durante gli esami di maturità, soprattutto quelli legati a borse di studio.