Coltivare la pazienza: il segreto per migliorare la propria vita

La pazienza è una virtù che può cambiare in positivo la propria vita. Il motivo? Ci aiuta a perseguire i nostri obiettivi, a rispettare il ciclo naturale delle cose, senza avere fretta di ottenere tutto e subito. Anche le numerose espressioni come “Santa pazienza” o “Abbi pazienza” dimostrano che si tratta di una virtù da coltivare nella propria quotidianità.

A volte è difficile accettare che i risultati desiderati arrivino dopo tanto tempo: spesso, si tende a volere le cose immediatamente. Eppure, avere pazienza è un’ottima strategia da utilizzare quando ci sentiamo impotenti. Anche nei momenti in cui ci sentiamo impotenti, c'è l'opportunità di aspettare e osservare l'evolversi della situazione.

Salman Akhtar, studioso del Psychoanalytic center di Philadelphia, ha fornito la definizione del termine pazienza: “Consiste nell'accettazione della realtà interiore ed esterna, nell'assenza di risentimento, nel mantenimento della speranza e nella capacità di aspettare tempi migliori senza inquietudine e fretta”. Il segreto per vivere meglio è saper aspettare e osservare. Attendere, inoltre, può aumentare il piacere di svolgere anche le piccole attività quotidiane. 

Secondo un gruppo di ricercatori dell'Università giapponese di Okinawa, la capacità di aspettare per ottenere una ricompensa è "merito" della serotonina, un neurotrasmettitore. Questo vuol dire che le persone particolarmente impazienti potrebbero produrne meno della media.

Anche per comprare il biglietto di un concerto, per esempio, oggi bisogna fare una corsa al click per accaparrarsi il posto migliore. Lo stesso vale per i rapporti interpersonali: oggi più che mai si ha voglia di avere tutto subito. Nelle relazioni si tende a fare il passo più lungo della gamba, per poi pentirsene in futuro. La verità è che dovremmo imparare tutti ad avere più pazienza. Portare pazienza aumenta la capacità di inseguire e raggiungere un obiettivo, perché aiuta a ignorare distrazioni e tentazioni esterne. Ecco perché la diretta conseguenza della pazienza è proprio la perseveranza.