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Marco Carta torna sul furto delle magliette e attacca i colleghi

Il cantante ha confessato tutta la sua delusione sul trattamento che gli è stato riservato in un momento difficile

Marco Carta torna sul furto delle magliette e attacca i colleghi

Credits: Profilo Instagram @marcocartaoff

22 Febbraio 2024

Redazione 105

Marco Carta è tornato a parlare in tv della vicenda giudiziaria che l’ha visto coinvolto nel 2019 riguardante il furto delle magliette alla Rinascente di Milano. Alla fine il tribunale l’ha giudicato non colpevole e il processo si è concluso con l’assoluzione. Per il cantante sono stati momenti difficili perché c’è stato un’enorme eco mediatica nei suoi confronti. In una situazione così delicata, i suoi colleghi lo hanno lasciato solo. Ad accusarli è lui stesso nel corso di un’intervista: “Nessuno mi è stato vicino, non capisco”.

Ha infatti ripercorso quanto successo, in particolare gli attimi che lo hanno visto finalmente libero da un reato non commesso: “Sarebbe stato giusto dedicare lo stesso spazio che hanno dedicato a una presunta alla cosa che non è più presunta, ma è una pulitissima assoluzione totale. E invece no, non c’è stata questa eco. Quando c’è stata l’assoluzione mia nonna si è messa davanti alla tv a fare zapping e diceva ‘ma nessuno parla della tua assoluzione!’. Voleva il mio bene. Mia nonna mi è stata super vicino, i miei colleghi no”. 

Di qui l’invettiva verso le persone che fanno parte del mondo dello spettacolo: “Non ho ricevuto nessun tipo di vicinanza, non so perché. Il mio fidanzato di allora mi è stato vicino, così come la mia famiglia, ma purtroppo nessun collega mi è stato vicino, nessuna persona del mondo dello spettacolo. Sicuramente qualche persona dello spettacolo mi avrebbe fatto molto bene, invece è difficile esporsi”. Ha poi aggiunto, parlando con Caterina Balivo: “Non capisco. Ognuno è impegnato nella propria vita, quindi ci sta che uno è preso però anche un messaggino è bello, tu per esempio me l’hai mandato e sei stata molto carina”. Un comportamento che, inevitabilmente, lo ha ferito enormemente.

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