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06 Marzo 2024
Redazione 105
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è uno dei personaggi televisivi più famosi del panorama televisivo italiano. Spiritoso, irriverente, caustico negli anni è riuscito a entrare nel cuore del pubblico nazionale. Da molto tempo ormai, il conduttore soffre di una forte obesità e, di recente, si è aperto un po’ di più con i suoi fan riguardo la questione.
Mauro ha colto l’occasione per parlare della sua situazione in occasione della Giornata Mondiale dell'obesità. All’Adnkronos ha rivelato: "Oggi ho 70 anni ma da sempre convivo con una obesità grave. Ho iniziato a soffrirne per un grande dolore dovuto ad una delusione d'amore quando di anni ne avevo 18". Coruzzi non si vergogna più della situazione in cui si è trovato poiché l’obesità è una malattia da cui è molto complicato uscire se non si ha il giusto supporto. Il conduttore, infatti, ha aggiunto: "L'obesità è una patologia di cui non ci si deve vergognare. Ma sia chiaro, oltre che un grave problema di salute pubblica è soprattutto un disturbo mentale. I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori ".
Pur di curarsi e uscirne, Mauro le ha provate davvero tutte, ma alla fine ha deciso di ricorrere alla chirurgia, poiché la sua condizione si stava aggravando parecchio. "Sono ricorso alla chirurgia bariatrica, decisiva per la mia sopravvivenza. Certo, l’intervento non è un sostituto della dieta, non puoi farlo a ripetizione. Nel mio caso, i medici hanno acconsentito perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l'alimentazione e non posso dar loro tutti i torti" ha spiegato Coruzzi.
Mauro, inoltre, ci ha tenuto a sottolineare che, spesso, le indicazioni dei nutrizionisti non bastano. "Un'educazione ad un'alimentazione sana ed equilibrata e l’attività fisica sono utili ma non bastano. E poi diciamolo c’è il nutrizionista che ti propone una dieta per accelerare il metabolismo, quello che ti vieta le proteine, un altro che mette al bando i carboidrati. Dalla mia esperienza dico che non può essere questa l'unica via per venirne fuori".