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Credits: Profilo Instagram @melissasatta
25 Marzo 2024
Redazione 105
Melissa Satta è stata ospite di Verissimo nel salotto di Silvia Toffanin e qui ha raccontato la fine della sua relazione con Matteo Berrettini e gli attacchi che ha dovuto subire non solo questa volta, ma durante tutte le sue relazioni amorose. Una pressione che non ha aiutato la sua storia con il tennista. Ha infatti ammesso: “Sicuramente, la pressione non ti fa vivere le cose con leggerezza, con la spensieratezza che meriterebbe una storia”.
Ha aggiunto: “È una cosa nata dal primo giorno, non appena tutti sono venuti a conoscenza della nostra relazione. C’è stato un accanimento, come se si volesse trovare una risposta o un perché a qualcosa in cui io non c’entravo nulla. Sono stata zitta per tanti mesi, io ho le spalle larghe, però, a un certo punto anche basta. Alla fine siamo sempre noi donne che dobbiamo sentirci in colpa, dobbiamo sempre essere quell’anello che si spezza. Ma non è vero. Io ho imparato tutto da mia mamma perché lei ha sacrificato la sua carriera per stare con mio papà e lei ha costruito la nostra famiglia”.
Nonostante tra loro la storia d’amore sia terminata, i due sono rimasti in buoni rapporti: “Di questo percorso insieme mi rimangono emozioni belle. Ho conosciuto un mondo, quello del tennis, che è davvero tosto. Questi ragazzi fanno moltissimi sacrifici, hanno tantissime pressioni e sono da ammirare. Matteo ha una famiglia bellissima e porto tutti nel cuore. Io e Maddox rimarremo per sempre suoi tifosi. Siamo rimasti in buonissimi rapporti ma adesso voglio solo seguire il mio bambino e la sua crescita, è lui la mia priorità”.
Poi un accenno a tutte le difficoltà vissute nelle varie relazioni: “Perché dovrei stare zitta? Io ho deciso di parlare degli attacchi subiti sui social anche per altre donne che si sono sentite come me. Io sono stata sposata 10 anni con Prince e già all’epoca, avevo 24 anni, mi accusavano se qualcosa andava male nella sua carriera. Tutto questo è successo anche nella mia ultima relazione. In questi ultimi anni mi hanno definita in qualsiasi modo. Sex addicted? Ma come puoi scrivere una cosa del genere? Più che altro perché non la puoi verificare. Eppure meno parlo, rispondo o mi espongo più c’è curiosità di sapere qualcosa che non è. Questa è violenza psicologica e a tante donne succede dentro casa. Io ho vissuto male questi attacchi perché poi non rispecchiano quello che sono io. Non penso nemmeno di essere volgare, anzi, credo di essere un maschiaccio, non credo di essere la bomba sexy che tutti dicono”.
La Satta è sempre stata molto in pensiero per il figlio Maddox e per quanto avrebbe potuto pensare: “La cosa che mi dispiaceva di più era il pensiero di Maddox e mi chiedevo ‘Ma se lui dovesse leggere queste cose?’ o ‘Se qualche suo compagno dovesse fargli qualche battuta?’. Cioè entrano in gioco tanti meccanismi. Sui social scrissi di non dimenticarsi mai che la violenza psicologica può essere grave come quella fisica. Io dico sempre di non essere cattivi verso il prossimo, dovremmo essere più gentili. Un mio amico psichiatra mi diceva che non ho idea di quanti suicidi ci siano tra gli adolescenti di oggi”. Quanto al futuro, rimane immutato il suo desiderio di allargare la famiglia: “Il mio sogno è sempre lo stesso... mi piacerebbe avere un altro bambino e anche Maddox vorrebbe un fratellino ma, per adesso, non c’è nessuno”.
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