Giusy Buscemi: "La scelta è fra essere madre o fare carriera"

Giusy Buscemi è diventata un volto noto della tv italiana grazie alla sua vittoria a Miss Italia nel 2012, che le ha aperto la strada del successo. In seguito, ha iniziato a lavorare prima come modella e poi attrice in alcune fiction Rai di successo. A breve la Buscemi tornerà sugli schermi con la serie Vanina – Un vicequestore a Catania, in cui vestirà i panni della protagonista. 

L’attrice è ritornata sul set dopo un lungo periodo di pausa dovuto alle tre gravidanze che ha affrontato. Giusy, infatti, è madre di tre splendidi bambini: Caterina, Pietro ed Elia. L’attrice non ha mai nascosto di desiderare una famiglia molto numerosa ma, purtroppo, la maternità l’ha costretta a scegliere tra i suoi figli e la carriera. In un monologo tenuto nell’ultima puntata de Le Iene, Giusy ha affrontato proprio questo argomento. Rivolgendosi al pubblico, l’attrice ha affermato: "Ci viene chiesto continuamente di scegliere, la vita è fatta di scelte. Ma se la scelta è quella fra diventare madre o fare carriera la scelta è complessa. Non si può essere una brava madre e una brava attrice, devi scegliere. A 19 anni mi sono trasferita a Roma, volevo fare l’attrice. Poi ho incontrato l’uomo della mia vita e le priorità sono cambiate. Volevo una famiglia, dei figli. Se per tutte le donne che lavorano la maternità è una dura battaglia, per le attrici la maternità non esiste". 

Un discorso che ha toccato un tema profondo e in cui la maggior parte delle donne possono rivedersi. Molte sono le madri di famiglia costrette a rinunciare alla propria carriera per occuparsi dei figli. O, al contrario, tante sono le donne che desidererebbero una famiglia, ma il lavoro non lascia loro la possibilità di avere dei bambini. C’è poi chi cerca di fare entrambe le cose, con grandissima difficoltà. Ed è proprio quello che ha scelto di fare Giusy. "Oggi sono una madre che lavora, come tante. Sono stanca, scissa, ma in qualche modo ho fatto pace con l’idea di perfezione. Forse esiste, ma non fa per me. La mia domanda però è: e se potessimo non scegliere? Se potessimo non avere paura di avere un figlio perché poi dovremmo rinunciare alla carriera? Se potessimo non sentirci in colpa per aver preso l’una o l’altra decisione, che mondo sarebbe?" ha concluso la Buscemi.