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Ambiente di lavoro tossico? "Vi svelo i campanelli d'allarme"

“Se il responsabile delle assunzioni non ti permette di parlare o sembra indifferente a ciò che dici, può essere un segno che sarà difficile lavorare con lui”

Ambiente di lavoro tossico? "Vi svelo i campanelli d'allarme"

Credits: Getty Images

02 Aprile 2024

Redazione 105

Trovare lavoro è sempre un traguardo, ma anche quando si tratta di quello dei propri sogni, si possono incontrare ostacoli che sembrano insuperabili. Infatti, ritrovarsi in un ambiente tossico potrebbe rovinare ogni cosa e mandare in fumo tutti i piani. L’esperta Laura Leuillier ha rivelato in un’intervista quali sono i campanelli d’allarme da osservare per riconoscere un ambiente di lavoro tossico. 

Per capire a cosa si sta andando incontro, può essere utile leggere i commenti di ex dipendenti che raccontano la loro esperienza. Piattaforme come Glassdoor permettono ai lavoratori di lasciare commenti in anonimo e di esprimersi in totale sincerità. L’altro consiglio di Leuillier rivelato su Business Insider è quello di osservare quante persone lasciano l’azienda dopo pochi mesi. Il suggerimento è sempre quello di confrontarsi con chi è in ufficio da più tempo e chiedere che atmosfera si respira in ufficio.

“Se il responsabile delle assunzioni non ti permette di parlare o sembra indifferente a ciò che dici, può essere un segno che sarà difficile lavorare con lui. Se ritieni che non stia veramente ascoltando le tue risposte e non abbia tempo per porre le domande di cui hai bisogno, allora questo è un bel campanello d'allarme, ha continuato Laura Leuillier. È importante osservare come si rivolge agli altri dipendenti e cosa dice in loro assenza: se parla male degli altri colleghi, per esempio, potrebbe essere un brutto segno.

Esistono delle parole che possono rivelare la cultura negativa di un’azienda: termini come “lavora duro”, “gioca duro” in molti casi indicano un ambiente tossico, che dà poca importante al work-life balance. Infine, Laura consiglia di affidarsi alle proprie sensazioni: spesso, la prima è quella giusta: “Tutti i clienti che hanno avuto una ‘brutta sensazione’ durante il colloquio - ha spiegato -, ma che hanno accettato la posizione, hanno avuto seri problemi sul posto di lavoro”.

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