Eva Henger, Kevin Spacey sarà in "The contract", il suo primo film

Eva Henger è pronta a debuttare al cinema con il suo primo film The contract, un thriller scritto da lei che sarà presentato al prossimo Festival di Cannes. Dopo una promettente carriera nel mondo dell’hard, ex attrice è riuscita a reinventarsi e scollarsi di dosso le etichette che le erano state attribuite. In un’intervista al settimanale Gente ha spiegato com’è nata l’idea di debuttare nel mondo cinematografico: “Ho sempre amato scrivere, ma non avevo il coraggio di realizzare una sceneggiatura. Poi mi sono buttata. Con mio marito l'abbiamo letta e riletta: ci sembrava buona. Allora l'abbiamo mandata ma con il nome di mia nonna”.

The contract è un thiller che si apre sulla storia di un omicidio. “Tutto ruota intorno al misterioso paziente di una clinica psichiatrica, Spacey – ha spiegato Eva Henger - e un giornalista, Eric Roberts, che indaga”. Le aspettative sono le migliori: il trailer sarà presentato a Cannes nel mese di maggio, mentre il film dovrebbe passare alla Mostra del Cinema di Venezia. “Speriamo venga preso in concorso”, ha detto.

Le sue figlie Mercedes e Jennifer ricopriranno un ruolo nel film: la prima ha già recitato in altre pellicole, mentre per Jennifer sarà un vero e proprio debutto. Il protagonista, invece, sarà interpretato da Kevin Spacey, che ha accettato di buon grado l’impegno: “Mio marito Massimiliano sapeva che avevo scritto la sceneggiatura pensando a Kevin e gliel'ha inviata – ha spiegato la Henger - Tre giorni dopo l'attore l'ha richiamato dicendo che lo voleva fare. All'epoca non erano ancora finiti i suoi due processi: per questo non si è fatto pagare troppo. Ora guadagna di nuovo un milione e mezzo a settimana”.

E a proposito della sua carriera nel mondo dell’hard, ha ammesso che essere una porno attrice non fa più parte delle sue aspirazioni. Nonostante questo, non rinnega niente del suo passato: “Ogni esperienza insegna e quelle sbagliate ancora di più - ha detto - Non dico che lo sia per tutti: a qualcuno piace quel lavoro e non giudico nessuno. Solo che a me non piaceva e ho voluto cambiare prendendomi un rischio: non era detto che sarei riuscita a lavorare in tv. Allora i pregiudizi erano ancora più forti di oggi”.