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Credits: Instagram @jasminecarrisi
24 Aprile 2024
Redazione 105
Jasmine Carrisi ha confessato di essere stata la figlia “più problematica” della famiglia Lecciso-Carrisi. Una dichiarazione inaspettata visto che lei è una delle figlie più riservate della coppia. Lo ha confessato da Caterina Balivo a La Volta Buona, dove ha avuto occasione di parlare della sua vita, soffermandosi sul rapporto con papà Al Bano e sull’importanza del suo cognome.
A proposito di sua mamma, Loredana Lecciso, ha ammesso che da piccola l’aveva salvata in rubrica sotto il nome “Ansia”. Il motivo? È sempre stata una mamma molto apprensiva, che la chiamava spesso per accertarsi che stesse bene. “Non lo voglio dire però…due scatoloni! Sicuramente io da adolescente non ero tranquilla, ero io quella più problematica tra me e mio fratello. Ad esempio tornavo a casa con i capelli viola, mi facevo i piercing senza dire nulla”, ha raccontato alla Balivo.
Come accade spesso a chi porta un cognome importante, anche Jasmine è stata vittima di forti pregiudizi da parte dell’opinione pubblica, che spesso le ha attribuito etichette sbagliate, come quella di “raccomandata”. “Capisco perché si accaniscono, ma allo stesso tempo da casa dovrebbero capire che non possono farmi una croce se ho anche io la passione per la musica e ho un cognome importante. Riconosco che mi dà visibilità in più ma non posso cancellarlo…”, ha commentato.
Il rapporto con suo papà Al Bano è sempre stato importante per lei. I due sono complici, si aiutano a vicenda e sanno ascoltarsi. Per Jasmine, suo papà è prima un amico e un confidente. “Se ci confidiamo? Certo, io lo faccio entrare anche nel mondo dei social, nelle canzoni delle nuove generazioni, è super moderno! Lui ascolta, segue, gli interessa capire però non è per niente social, l’abbiamo convinto a prendere un telefono di nuova generazione; prima andava in giro con il telefono di quelli con i tasti piccoli… Meglio come cantante!”.