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Fa benzina gratis per sette mesi a causa di un problema tecnico

Una donna ha scoperto un problema tecnico nel sistema di distribuzione benzina del suo paese e ha fatto carburante gratis per oltre sette mesi.

Fa benzina gratis per sette mesi a causa di  un problema tecnico

Credits: Getty Images

26 Aprile 2024

Redazione 105

Qualcuno potrebbe chiamarla “ladra”, qualcuno potrebbe definirla “furba”, fatto sta che una donna del Nebraska è stata accusata di furto dopo aver presumibilmente sfruttato un problema tecnico a una pompa di benzina per avere carburante gratuito. Per oltre sette mesi la donna ha fatto rifornimento senza spendere nemmeno un euro: il costo complessivo della benzina utilizzata si aggirerebbe attorno ai 27mila dollari

Tutto è iniziato nel novembre del 2022, quando le pompe di benzina di una società in Nebraska hanno ricevuto un aggiornamento software che gestiva gli ordini e le carte premio. Tuttavia, all'insaputa dell'azienda, l'aggiornamento includeva un semplice bug che consentiva di accedere alla modalità demo della pompa di benzina facendo scorrere la carta due volte. L’errore è stato scoperto e il software è stato aggiornato il 1° giugno 2023, ma a quel punto non c’era molto da fare: la donna aveva riconosciuto il bug e l’aveva ampiamente sfruttato a suo favore per impossessarsi di una notevole quantità di carburante.

Rintracciando la carta, la compagnia ha identificato la donna e le riprese della telecamera di sorveglianza hanno confermato che aveva fatto rifornimento al suo veicolo alla stazione più volte. I registri mostrano che la carta premio è stata utilizzata per un totale di 510 volte tra il 13 novembre 2022 e il 1° giugno 2023. Durante questo periodo, la sua carta ha accumulato premi minimi, perché non è stata utilizzata come previsto.

I documenti del tribunale hanno mostrato che la donna - oltre ad aver rivenduto carburante a prezzi ribassati - ha venduto la sua carta premio nel giugno del 2023, dopo l'aggiornamento che ha finalmente risolto il problema tecnico sfruttabile. Terminata l’indagine, il 6 marzo è stata chiamata in giudizio e arrestata.

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