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Teresa Langella e Andrea Dal Corso svelano la data delle nozze
“Voglio sposarti perché mi fai sentire al sicuro e perché so per certo che un giorno sarai una mamma fantastica”
Teresa Langella e Andrea Dal Corso sono pronti a giurarsi amore eterno all’altare. La coppia formatasi nel dating show Uomini e Donne ha avuto un percorso turbolento, ma finalmente riusciranno a coronare il loro sogno d’amore: la relazione è nata con un “No” di Andrea, che era stato scelto da Teresa per uscire dal programma di Maria De Filippi mano nella mano. Dopo qualche settimana, i due hanno ricominciato a frequentarsi lontano dalle telecamere ed è sbocciato d’amore. La proposta di matrimonio è arrivata durante una vacanza alle Seychelles, dove Andrea ha organizzato una sorpresa degna di nota per chiedere la mano alla sua amata.
Negli ultimi mesi i due si sono spesi per i preparativi delle nozze e oggi sembra essere tutto pronto. Lo hanno raccontato in un’intervista a Verissimo, dove hanno rivelato a Silvia Toffanin la data ufficiale delle nozze, che si celebreranno il 14 settembre. Andrea ha colto l’occasione per leggere una lettera d’amore dedicata alla sua fidanzata, che ha decisamente emozionato il pubblico in sala e a casa: “Voglio sposarti perché mi fai sentire al sicuro e perché so per certo che un giorno sarai una mamma fantastica. Perché siamo il simile nel dissimile. Perché mi completi e perché prendermi cura di te mi riempie come uomo. Non farti paranoie sull’abito perché per me puoi indossare quello sguardo che mi ha fatto innamorare e che mi fa innamorare ogni giorno”.
Non solo matrimonio, durante l’intervista è stato toccato un argomento delicato per Teresa, che è stata vittima di molestie da parte di un medico. Come aveva spiegato l’ultima volta a Silvia Toffanin, l’ex tronista si è rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia. Per il momento, però, non ci sono stati sviluppi importanti: “Sono ancora in attesa ma sono molto fiduciosa – ha detto - Ho dei timori perché circa due settimane fa ho sentito l’avvocato e ho paura di non riuscire a dire, insieme ad altre donne: sì abbiamo vinto noi. La legge deve funzionare un po’ di più”