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Caterina Balivo: "Amo i miei figli ma non lascerei mai il lavoro"

“Durante il Covid ho fatto io un passo indietro, e sono rimasta a casa per tenere gli equilibri familiari e quando sono tornata al lavoro è stato complicato. I miei figli mi vivono come donna indipendente”

Caterina Balivo: "Amo i miei figli ma non lascerei mai il lavoro"

Credits: Instagram @caterinabalivo

14 Maggio 2024

Redazione 105

Caterina Balivo non ha paura di dire che non rinuncerebbe mai al lavoro per i suoi figli, pur amandoli tantissimo. Lo si legge nella sua intervista rilasciata al Corriere della Sera, nella quale la conduttrice tv ha toccato alcuni temi a lei cari: la lotta alla disparità di genere, la crescita dei figli, l’importanza di conciliare lavoro e vita privata, solo per citarne alcuni.

Mia figlia piange perché non vado a prenderla a scuola, ma non ho sensi di colpa, ha detto senza mezze misure. Poi, ha sottolineato quanto sia faticoso per le donne fare carriera e riuscire a raggiungere un giusto work-life balance. Spesso, infatti, le esigenze e le tempistiche lavorative si scontrano con l’orologio biologico del corpo femminile. “Se una donna vuole fare carriera deve posticipare l’arrivo dei figli o addirittura rinunciare. La biologia della donna non corrisponde al momento storico che stiamo vivendo – ha spiegato la Balivo - Spesso succede che si arrivi a 40 anni a fare il primo figlio, ma poi tutto è più difficile. E qui si apre un altro piano di discussione: se hai i soldi puoi conservare gli ovuli, se non li hai, spesso devi rinunciare. Insomma credo che bisognerà ragionare su questo aspetto: come riuscire a far andare di pari passo il corpo femminile con la questione lavorativa”.

La conduttrice ha ammesso che non metterebbe mai da parte la sua carriera lavorativa per i figli, ma piuttosto combatte ogni giorno per riuscire a portare a termine entrambi i doveri: Io non lascerei mai il lavoro per i figli, pur amandoli moltissimo. Durante il Covid ho fatto io un passo indietro, e sono rimasta a casa per tenere gli equilibri familiari e quando sono tornata al lavoro è stato complicato. Io rompo molto le scatole perché diventino persone per bene e possano fare il lavoro che amano. I miei figli mi vivono come donna indipendente, e di questo sono contenta”.

Il suo più grande esempio è sempre stata sua mamma, che – nonostante le difficoltà – non ha mai smesso di coltivare la sua indipendenza in quanto donna. Mia mamma mi ha sempre detto: ‘Le rughe me le tengo’. Lei è stata la prima femminista che ho conosciuto, che ha sempre lavorato con tre figli”.

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