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Credits: Unsplash @petr sidorov
21 Maggio 2024
Redazione 105
Il rapporto dell’Osservatorio Antiplagio ha rivelato dati sorprendenti sulle pratiche occulte in Italia nel 2024. Circa 12 milioni di italiani, pari al 20% della popolazione, si rivolgono ogni anno a maghi, cartomanti e occultisti in cerca di soluzioni ai propri problemi emotivi, di salute e lavorativi. Questo fenomeno coinvolge principalmente le donne, che rappresentano il 68% delle vittime.
La spesa media annuale per queste consulenze è di 500 euro a persona e la maggior parte dei pagamenti avviene in contanti, sfuggendo così ai controlli fiscali. Ciò si traduce in un giro d’affari annuo per il settore occulto stimato intorno ai 6 miliardi di euro, con un’elevata evasione fiscale. Ciò che rende particolarmente allarmante questa tendenza è il fatto che il 90% dei consulti avviene online, attraverso i social media e altri canali su Internet. Questo facilita l’accesso a pratiche occulte e rende il fenomeno ancora più diffuso. Spesso i clienti vengono ingannati da falsi profili e avatar, che dopo aver ottenuto il pagamento scompaiono nel nulla.
Secondo i responsabili dell’Osservatorio Antiplagio, la solitudine e la vulnerabilità delle persone, unite alla facilità di accesso tramite i social media, alimentano questo fenomeno. Nel corso di trent’anni, l’Osservatorio ha ricevuto migliaia di segnalazioni, ma si stima che il numero reale di casi sia molto più elevato. L’analisi del rapporto sottolinea che gli individui che si rivolgono a maghi e cartomanti tendono ad avere anche altre dipendenze, e questo solleva ulteriori preoccupazioni sulla loro salute e benessere mentale.
Come detto l’assenza di regolamentazione e la mancanza di controlli fiscali su queste pratiche occulte rappresentano una sfida per le autorità. Solo una minima percentuale dei clienti riceve regolari documenti fiscali per le loro consulenze, mentre la maggior parte si accontenta di quietanze anonime o non riceve alcun tipo di ricevuta. Il fenomeno delle pratiche occulte in Italia rappresenta una tendenza allarmante, alimentata dall’accesso online e dalla vulnerabilità delle persone. È necessario un maggiore controllo e regolamentazione per proteggere i consumatori e contrastare l’evasione fiscale in questo settore.