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Credits: Getty Images
28 Maggio 2024
Redazione 105
Demi Moore è tra le protagoniste di Cannes con il film The Substance, un horror femminista diretto da Coralie Fargeat, in cui recita una scena di nudo integrale a 61 anni. Il ruolo dell’attrice rappresenta una significativa rottura dei tabù associati all'età e al corpo femminile, spesso soggetto di critiche e giudizi severi. Moore ha accettato la sfida con coraggio e vulnerabilità, dimostrando di non avere paura del tempo deteriorante.
The Substance segna la prima apparizione di Demi Moore a Cannes come protagonista di un film, dopo l'ultima volta sulla Croisette in compagnia del marito Bruce Willis. L'accoglienza calorosa del pubblico e della critica ha avuto un impatto profondo sull'attrice, come racconta lei stessa: “All’inizio ero nervosa, non avevo mai avuto un film in concorso al festival e non sapevo come comportarmi, poi la risposta entusiastica del pubblico e della critica a The Substance mi ha riempito di gioia. Ho avvertito d un profondo amore per il cinema”.
Nel film, interpreta un’istruttrice di aerobica che viene licenziata per via della sua età avanzata. Il ruolo ha richiesto all’attrice il coraggio necessario per affrontare scene in cui è completamente nuda, ma è sempre presente Margaret a darle supporto: “In molte scene sono completamente nuda con Margaret Qualley che interpreta la versione ringiovanita del mio personaggio".
"È stata una sfida" - ha spiegato Moore - “ma mi sono sentita al sicuro grazie alla presenza di Margaret e della regista. Abbiamo parlato per ore e siamo perfino riuscite a divertirci".
La decisione di girare una scena di nudo integrale è stata influenzata dal rapporto di fiducia instaurato con Qualley e Fargeat. L’attrice ha sottolineato l'importanza del contesto in cui il nudo viene presentato: "Tutto dipende dal contesto in cui il nudo viene presentato. In 'The Substance' serve a far arrivare la storia al pubblico e non c’è alcuna sessualizzazione". La regia femminile ha garantito un ambiente sicuro e rispettoso, permettendo all'attrice di sentirsi vulnerabile sia fisicamente sia emotivamente.
L’horror femminista in questione non evita temi forti e violenti. Questioni necessarie per denunciare la violenza contro le donne, sia quella perpetrata dagli uomini sia quella autoimposta dalle donne, nel tentativo di conformarsi agli standard estetici della società. "Il tempo che passa non mi fa paura" - sottolinea Moore - "L’invecchiamento sfugge al nostro controllo e può portarci a non accettare noi stessi. Coralie ha parlato di tutto questo in un modo eccellente, unico".
Con la sua performance, l'attrice sessantunenne sfida le convenzioni e i tabù sociali. Demi Moore, Coralie Fargeat e Margaret Qualley dimostrano come l'arte possa essere uno strumento potente, capace di abbattere pregiudizi e discriminazioni.