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Credits: Getty Images
04 Giugno 2024
Redazione 105
Se gli esseri umani costruissero colonie su Marte, come si nutrirebbe? I ricercatori stanno ora esplorando il modo migliore per ottimizzare la resa dei raccolti su Marte utilizzando la consociazione, una antica tecnica Maya applicata dagli agricoltori secoli fa e che prevede la coltivazione di più piante in stretta vicinanza l’una all’altra. Le loro scoperte potrebbero avvantaggiare non solo i pionieri che finiranno per colonizzare il Pianeta Rosso, ma anche gli agricoltori che qui sulla Terra si trovano a dover affrontare un clima in rapido cambiamento.
Basandosi su ricerche precedenti, gli scienziati della Wageningen University & Research nei Paesi Bassi hanno condotto esperimenti in serra che imitavano le condizioni di strutture simili a quelle che potrebbero essere costruite su Marte. All'interno delle serre hanno riempito i vasi con una miscela di roccia, polvere e sabbia, nota come regolite, che simula il suolo marziano. Separatamente, hanno anche riempito alcuni vasi con terriccio standard e altri con sabbia di fiume e hanno poi aggiunto una piccola quantità di terreno organico sia alla regolite sia ai vasi di sabbia fluviale per contribuire a migliorare la ritenzione idrica e la crescita delle radici.
Quindi, hanno piantato piselli, carote e pomodori in ciascuno dei diversi tipi di terreno, sia singolarmente (una pratica nota come “monocoltura”) sia insieme (consociazione). Sono stati prodotti cinque vasi per ogni trattamento, per un totale di 60 vasi. Dopo 105 giorni, hanno raccolto e hanno calcolato la resa e il valore nutrizionale di ciascuna pianta. I risultati sono stati un po’ contrastanti: nel suolo marziano, i pomodori crescevano molto meglio se piantati insieme a carote e piselli. Avevano più potassio, una biomassa più elevata e una resa migliore in condizioni di consociazione rispetto a quando venivano piantate da sole.
Le carote, invece, hanno prodotto meno biomassa e hanno avuto una resa inferiore in consociazione rispetto alla monocoltura. I piselli si sono comportati in modo simile in entrambe le condizioni.