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“Morte Nera”: individuati 16 buchi neri inquietanti

Se pensavi che la Morte Nera fosse solo appannaggio di Star Wars, ti sbagliavi: sono stati scoperti 16 nuovi buchi neri, un inquietante fenomeno

“Morte Nera”: individuati 16 buchi neri inquietanti

Credits: Getty Images

28 Giugno 2024

Redazione 105

Morte Nera? Non solo per Star Wars. Gli astronomi hanno infatti recentemente avvistato un inquietante fenomeno: 16 buchi neri che letteralmente lanciavano potenti fasci di particelle nello spazio, per poi cambiare mira e sparare verso nuovi bersagli celesti. 

Questo raggio di tiro cosmico, che ricorda la distruzione del pianeta Alderaan da parte della Morte Nera in Star Wars, potrebbe aiutare gli scienziati a determinare gli impatti che i buchi neri hanno sulle galassie circostanti.

Il team dietro alle osservazioni ha studiato 16 buchi neri supermassicci in eruzione utilizzando l'Osservatorio Chandra a raggi X della NASA e il Very Long Baseline Array (VLBA), un sistema di dieci radiotelescopi robotici gestiti a distanza da Socorro, nel New Mexico. Ciò ha permesso agli scienziati di scoprire che i getti dei buchi neri supermassicci possono cambiare direzione fino a quasi 90 gradi. 

"Abbiamo scoperto che circa un terzo dei raggi ora puntano in direzioni completamente diverse rispetto a prima", ha dichiarato in una nota il capogruppo Francesco Ubertosi dell'Università di Bologna. "Questi 16 buchi neri noti come Morte Nera ruotano e puntano verso nuovi obiettivi, come la stazione spaziale immaginaria di Star Wars”.

Il team ha monitorato la direzione in cui i buchi neri supermassicci dirigevano i getti di particelle ad alta energia, che venivano espulse a velocità prossime a quella della luce mentre raggiungevano distanze di molti anni luce dalle loro sorgenti. Hanno anche utilizzato i dati dei raggi X di Chandra per esaminare due cavità o “bolle” nel gas interstellare che indicavano la direzione in cui gli stessi buchi neri hanno sparato gli stessi getti milioni di anni fa. Il confronto tra i due set di dati ha permesso loro di accertare come i buchi neri supermassicci avevano riorientato i loro getti. 

Questo riorientamento avviene su scale temporali che vanno da un milione di anni a poche decine di milioni di anni. Potrebbe sembrare incredibilmente lento, ma considerando da quanto tempo esistono questi titani cosmici, è relativamente breve.

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