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Olimpiadi di Parigi, tornano i letti di cartone: i test delle atlete
Spesso definiti come “anti-sesso”, sono fragili solo all’apparenza come hanno documentato due tenniste australiane, Ellen Perez e Daria Saville
Per le Olimpiadi di Parigi 2024, gli atleti soggiorneranno in letti realizzati in cartone riciclato, una scelta che ha sollevato numerose discussioni e curiosità. Questa iniziativa non è nuova: già durante le Olimpiadi di Tokyo 2020 erano stati utilizzati letti di cartone, ma la scelta è stata ribadita anche per Parigi con un forte accento sulla sostenibilità ambientale. Questi letti eco-friendly sono progettati per essere facilmente smontabili e riciclabili, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei Giochi.
Il design dei letti è stato oggetto di attenzione mediatica, con alcuni che li hanno definiti “anti-sesso” a causa della loro apparente fragilità. Questa definizione si è diffusa dopo che, durante le Olimpiadi di Tokyo, era emerso un presunto divieto di intimità tra gli atleti, successivamente smentito. Per le Olimpiadi di Parigi, tale restrizione è stata ufficialmente revocata, ma il dibattito sui letti di cartone è continuato.
Recentemente, due tenniste australiane, Ellen Perez e Daria Saville, hanno effettuato dei test sui letti del Villaggio Olimpico e hanno documentato i risultati in un video condiviso sui social. Nel video, le atlete mostrano vari test di resistenza, tra cui esercizi fisici e giochi con la racchetta, dimostrando che i letti, sebbene realizzati in cartone, possono sopportare un uso intenso senza cedere. Questo ha contribuito a dissipare le preoccupazioni sulla loro solidità e funzionalità.
I letti sono progettati per ospitare atleti di diverse dimensioni, supportando fino a 200 chili e offrendo un materasso regolabile per garantire comfort personalizzato. Ogni letto è anche dotato di un piumino speciale che gli atleti possono portare a casa come souvenir, sottolineando l’attenzione agli aspetti sia funzionali che simbolici del progetto. Questa scelta di design non solo risponde a esigenze pratiche e ambientali, ma rappresenta anche un messaggio significativo sul futuro della sostenibilità negli eventi internazionali.