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Pilar Fogliati: “A 30 anni siamo davanti a un bivio”

"La mia generazione è figlia della filosofia 'impegnati e ce la farai', 'rinuncia ai piaceri, stai a casa e raggiungi i tuoi obiettivi'. Una filosofia che può essere tossica."

Pilar Fogliati: “A 30 anni siamo davanti a un bivio”

Credits: Profilo Instagram @pilarfogliati

24 Luglio 2024

Redazione 105

Pilar Fogliati, attrice e autrice emergente, ha recentemente espresso in un’intervista a La Repubblica il suo punto di vista sulla condizione dei trentenni di oggi, evidenziando un paradosso che affligge molti giovani adulti. "Noi trentenni ci troviamo di fronte a quel bivio: la vita del sogno o quella delle responsabilità? La mia generazione è figlia di quella filosofia che viene dall’estero - 'impegnati e ce la farai', 'rinuncia ai piaceri, stai a casa e raggiungi i tuoi obiettivi' - che, secondo me, può essere tossica," ha dichiarato Fogliati.

L'attrice ha approfondito il tema delle pressioni sociali e culturali che gravano sui giovani, descrivendo la realtà di una generazione che deve scegliere tra perseguire i propri sogni e affrontare le responsabilità adulte. "Sposarsi significa rinunciare: una scelta che implica un peso grande per una persona giovane, inserita in una società che sembra poterti dare tutto, farti sognare qualunque cosa. È il paradosso della libertà che abbiamo," ha aggiunto.

Pilar Fogliati, con la sua energia romantica e un retrogusto malinconico che ricorda la giovane Julia Roberts, e le nevrosi irresistibili della prima Margherita Buy, ha saputo trasformare la sua popolarità in rete in una carriera solida e rispettata. Grazie a un video di due minuti sui dialetti romani, diventato virale, ha costruito in pochi anni un percorso artistico significativo, diventando un punto di riferimento per la generazione dei trentenni: fragile, profonda e soprattutto precaria.

L’attrice, dopo il successo del suo primo film da regista e protagonista (Romantiche, con il quale ha vinto un Nastro d’Argento e due Globi d’oro), torna a brillare in Finché notte non ci separi, film presentato in anteprima mondiale al Taormina Film Festival. Si tratta infatti, spiega il regista Riccardo Antonaroli, di una commedia degli equivoci, la cui ironia vuole sfiorare messaggi più profondi”.

Il film, ambientato a Roma, racconta le peripezie di due sposini durante la notte del loro matrimonio, mettendo in luce il senso di precarietà tipico dei 30 anni: “La prima notte di nozze è qualcosa che nessuno di esterno può conoscere. Nessuno sa come vanno le cose quando si chiudono le porte della stanza degli sposini”, spiega l’attrice. E aggiunge: “Da qui, nel film, si avvia una notte in giro per Roma, che permette di fermarsi e riflettere su quel bivio dinanzi il quale ti trovi a 30 anni. Eleonora è una ragazza che deve scegliere, scegliere cosa vuole, chi vuole essere, ma non sa fare pace con sé stessa”.

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