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Luca Mazzucchelli: “Le 5 regole da rispettare durante un litigio”

Non bisogna dire cattiverie, nemmeno quando si argomenta il proprio pensiero in maniera accesa

Luca Mazzucchelli: “Le 5 regole da rispettare durante un litigio”

Credits: Instagram @luca.mazzucchelli

05 Agosto 2024

Redazione 105

Luca Mazzucchelli è un rinomato psicologo, psicoterapeuta e imprenditore italiano. Conosciuto per la sua capacità di avvicinare la psicologia al grande pubblico, Luca ha costruito una carriera solida e rispettata nel mondo della salute mentale e del benessere personale. Nato con una passione per la comprensione della mente umana, ha deciso di dedicare la sua vita a migliorare quella degli altri attraverso la divulgazione scientifica e il supporto psicologico.

Mazzucchelli è il fondatore del MindCenter, una rete di centri psicologici in Italia che offre supporto psicoterapeutico, coaching e consulenze psicologiche. Il suo obiettivo è rendere la psicologia accessibile a tutti, utilizzando un linguaggio semplice e diretto. Attraverso il suo canale YouTube, il più seguito in Italia sulla psicologia, e i suoi profili social, Luca ha raggiunto migliaia di persone, fornendo strumenti pratici per migliorare il benessere personale. 

Mazzucchelli è anche autore di diversi libri, tra cui L’Era del Cuore, in cui esplora i principi della felicità e del benessere emotivo. Questo libro è stato elogiato da rinomati esperti internazionali come Robert Cialdini e Philip Zimbardo, che ne hanno apprezzato l’approccio innovativo e pratico. 

In uno dei suoi ultimi video postati su Instagram, ha trattato un argomento delicato: i litigi. Ha infatti fornito cinque preziose regole da concordare con il partner in modo che le liti rimangano entro i confini di sicurezza. In primis non dire cattiverie, frasi di odio gratuito spesso anche decontestualizzate con l’obiettivo di ferire l’altro. Non è sufficiente dire a discussione conclusa che non si pensava ciò che si è detto. È bene argomentare il proprio pensiero anche in modo acceso, ma senza cadere nella cattiveria gratuita

Guai poi a minacciare l’abbandono o minacce in generale come “abbiamo chiuso, me ne vado, vattene da me”. Non si deve nemmeno andarsene lasciando la discussione a metà: questa deve aprirsi e chiudersi. Se ciò non è possibile, bisogna esplicitare al partner la volontà di riaprirla. È un segno di rispetto fondamentale verso la relazione. Anche se si sta litigando, poi, è bene ricordare al partner che lo si ama. Seppur sembrerà strano, un “ti amo anche se in questo momento mi stai facendo impazzire” può fare miracoli. Certo è come mettere un cerotto su un graffio, non risolve tutto ma protegge e aiuta a guarire. Infine la discussione non è conclusa finché entrambi non si sentono compresi: litighiamo per chiarirci, per evolvere e non per distruggere l’altro.

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