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Credits: Getty Images
06 Agosto 2024
Redazione 105
La Grotta Azzurra è un gioiello naturale scavato tra le scogliere calcaree di Capri. Lo scrittore tedesco August Kopisch ne rimase ammaliato al punto da dedicarle, nel 1826, un libro. Non poteva certo immaginare che quell’oasi di pace e tranquillità circa 200 anni dopo sarebbe diventata il “paradiso” dell’influencer.
Visitare la grotta è diventata ormai una sfida. Ci vogliono 3 ore e mezzo di fila, sotto il sole, per potervi accedere a bordo di una piccola barca. L’ingresso è occupato da decine di imbarcazioni a motore. A rallentare “le operazioni” sono gli influencer alla ricerca del selfie perfetto, che con il loro smartphone e le loro pose ostacolano lo scorrimento e impoveriscono l’esperienza. Molti vanno lì ormai perlopiù per scattare foto da pubblicare sui social, senza godere del posto, senza scoprirlo davvero, rovinando il viaggio anche a chi, dopo ore di fila, vorrebbe poter godere al meglio della incredibile bellezza del luogo.
Francesco Cerrotta, sindaco di Anacapri, si rende conto dell’importanza del tema: "Siamo abituati ai visitatori e alla folla, ma dobbiamo proteggere la nostra isola. Forse creeremo una nostra app per il parcheggio", ha detto al Daily Mail.
L’isola “soffre” e i cittadini sono stanchi. D’altronde, arrivano in gita giornaliera dai 6mila ai 10mila turisti, su un territorio di circa 10 chilometri quadrati che ospita, in modo permanente, soltanto 14mila abitanti. Fanno qualche foto e vanno via, creando un via vai che disturba i residenti. “I turisti di oggi, così maleducati” – ha detto un pescatore di Anacapri - “Non ti salutano più. Guardano sempre lo schermo e scattano foto: ma di loro stessi, non di Capri! Un tempo qui avevamo Jacqueline Onassis!".