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Credits: Instagram @gianmarcotamberi
07 Agosto 2024
Redazione 105
Nonostante gli imprevisti della vigilia, che lo hanno visto prima a letto con la febbre a 38 e poi ricoverato per un possibile calcolo renale, oggi Gianmarco Tamberi è sceso in pedana e ha portato a casa la qualificazione alla finale olimpica di salto in alto, “limitandosi” alla misura di 2.24. Con lo stesso risultato si è qualificato anche Stefano Sottile.
Il campione in carica (che a Tokyo vinse l’oro a pari merito con l’amico e collega Barshim), è rientrato tra i primi 12 nonostante abbia commesso tre errori a 2.27. Sono solo 5 gli atleti che hanno superato questa altezza: lo statunitense McEwen, l'australiano Kerr, il sudcoreano Woo Sang-hyeok e il giapponese Akamatsu e il qatariota Mutaz Barshim. Quest’ultimo durante la gara ha accusato un dolore al polpaccio ed è stato soccorso e confortato proprio da Tamberi: niente di grave, per fortuna, solo un crampo.
“Cosa dire, prima di tutto devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi giorni, non mi aspettavo tutto questo affetto dagli italiani, non era quello che speravo. Bisognava andare in finale, sarebbe stato il giorno più duro della mia vita, così è stato. Tre giorni fa ero in ospedale, penso di non aver mai staccato avevo poche energie, è andata bene. Siamo entrati in finale, sabato sarà un’altra giornata, sarà completamente diverso. Spero farvi impazzire”, ha dichiarato l’atleta ai microfoni della Rai. E ha aggiunto: “Ora devo dimostrare tutto, è l’occasione della mia vita. Spero con tutto il cuore di impazzire e di farvi impazzire come tre anni fa, lo spero con tutto il cuore”.
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