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Credits: Instagram @buchettedelvino
13 Agosto 2024
Redazione 105
Che Firenze sia nota per i suoi palazzi, i suoi monumenti e la sua godereccia vita a base di buon cibo e buon vino è noto a tutto il mondo. Ma da qualche tempo a questa parte sta letteralmente spopolando, sui social e non solo, un'attrazione turistica che non tutti conoscono: si tratta delle buchette del vino, che sono parte della storia, della cultura e della tradizione della città.
Ma cosa sono, esattamente, le buchette del vino? Ebbene, sono una caratteristica peculiare di Firenze e rientrano nella sfera della tradizione dei vinaioli locali. Si tratta, infatti, di finestrelle con iscrizioni aperte sui muri di alcuni palazzi nobiliari locali. Le buchette del vino sono utilizzate da centinaia di anni per vendere il vino in fiasco senza dover aprire un negozio ed evitare, così, di pagare le tasse. Molto italiano, non trovate?
Queste finestrelle del vino hanno anche rappresentato un utile strumento anti-contagio per vendere vino durante l'epidemia di peste del 1630-1633. E, più di recente, hanno avuto la stessa funzione anche durante i tempi delle restrizioni causate dalla pandemia da COVID-19, quando ristoranti, bar e gelaterie hanno iniziato a riutilizzare queste antiche buchette del vino per vendere i loro prodotti, proprio come 400 anni fa.
Le buchette del vino sono sparse in tutta Firenze, ma la maggior parte di esse si trova nel quartiere di Santo Spirito e nel centro città. Santo Spirito è sempre stata una zona di nobili e artigiani e, poiché le buchette del vino si trovano tipicamente nelle pareti dei palazzi urbani e nobiliari, la zona ne è ancora piena.
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