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Credits: TikTok @mousefamilybythebrambles
14 Agosto 2024
Redazione 105
Per Wimbledon, il torneo di tennis più rinomato, vengono prodotte 50mila palline da tennis. Tutte devono essere perfette, avere uno speso specifico e determinati materiali, soprattutto lana e nylon. Poi vengono testate per il rimbalzo e la qualità, infine tenute sottochiave e rigorosamente a 20° C fino a prima dell’uso. Tutte queste fasi e caratteristiche rendono questo ciclo produttivo leggendario e permettono delle performance ottimali.
Ma una volta finito cosa succede a tutte queste palline? In gran parte vengono rivendute attraverso i canali ufficiali oppure regalate alle scuole di tennis del Regno Unito. Un’altra parte viene riciclata perché l’interno di gomma delle palline può essere riutilizzato per nuovi rivestimenti di pavimenti di tennis indoor o per altre strutture sportive.
Il riciclo più interessante e curioso non se lo aspetta nessuno: dal 2001 alcune delle palline da tennis diventano delle casette per i topolini di campagna e delle risaie.
Questi topolini sono piccoli e si trovano prevalentemente nei campi dove costruiscono le proprie tane con fili d’erba e piccoli pezzi di canna, ma in generale non resistono molto. Per questo motivo alcune associazioni del Regno Unito che si occupano di animali hanno deciso di sfruttare le palline da tennis “dimenticate”.
Queste casette per roditori, chiamate tiny houses, sono impermeabili e diventano il miglior riparo dagli uccelli rapaci.