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Credits: Getty Images
19 Agosto 2024
Redazione 105
Recenti sviluppi nella tecnologia dell’intelligenza artificiale promettono di semplificare e migliorare la diagnosi dell’infertilità maschile attraverso un semplice esame del sangue. Un nuovo sistema, creato da Hideyuki Kobayashi e il suo team del Dipartimento di Urologia della Toho University di Tokyo, è stato progettato per predire il rischio di infertilità senza necessità di analizzare il liquido seminale.
Il software di IA è stato addestrato utilizzando i dati di oltre 3.600 pazienti che hanno sottoposto sia esami del liquido seminale sia test ormonali tra il 2011 e il 2020. Analizzando i livelli di vari ormoni nel sangue, come LH (ormone luteinizzante), FSH (ormone follicolo-stimolante), prolattina, testosterone, estradiolo, e il rapporto tra testosterone ed estradiolo, l’IA ha dimostrato di avere una buona capacità predittiva. Il sistema ha infatti raggiunto un’accuratezza del 74% nel determinare se i livelli di spermatozoi nel liquido seminale rientravano nei valori normali.
Successivamente, quando il sistema è stato testato con dati più recenti (del 2021 e 2022), la precisione è risultata variabile, con un’accuratezza del 58% e 68% rispettivamente. Tuttavia ha raggiunto un’incredibile precisione del 100% nel diagnosticare l’azoospermia non ostruttiva, una condizione in cui non ci sono spermatozoi nel liquido seminale a causa di problemi nella produzione e non da ostruzione delle vie seminali.
Se confermato, questo metodo potrebbe rivoluzionare l’approccio alla diagnosi dell’infertilità maschile, permettendo uno screening più rapido e meno invasivo. L’obiettivo dei ricercatori è integrare questo test nelle pratiche di routine dei medici di base, rendendo così l’analisi ormonale un metodo comune per identificare potenziali problemi di fertilità. Un risultato anomalo in questo screening iniziale potrebbe indirizzare i pazienti verso esami più approfonditi del liquido seminale per una diagnosi definitiva.