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Credits: Getty Images
21 Agosto 2024
Redazione 105
La tragica morte di Giuseppe Russo, un giovane di 23 anni avvenuta il 17 agosto in Salento, ha riportato l'attenzione sul ragno violino, un aracnide presente in Italia da tempo. Questo ragno, sebbene di natura non aggressiva, può rivelarsi estremamente pericoloso, come dimostra il caso di Russo, deceduto a causa di una puntura il 13 luglio a Collepasso, in provincia di Lecce, mentre lavorava in campagna.
Questa specie di ragno è riconoscibile per le zampe lunghe e il colore giallo-marrone. Gli esemplari maschi raggiungono i 7 mm, mentre le femmine possono arrivare fino a 9 mm. Nelle regioni settentrionali d'Italia, questo aracnide tende a rifugiarsi nelle abitazioni durante l'inverno, cercando riparo in luoghi come mobili, scatole, calzature e biancheria. Noto anche come ragno eremita, è un animale notturno che di giorno si nasconde in fessure e anfratti, e durante l'estate, può essere avvistato anche all'esterno, in prossimità delle case.
Il morso del ragno violino nelle prime ore può passare inosservato, perchè i sintomi compariranno gradualmente: rossore, prurito e formicolio sono i primi segnali. Se non trattata, la ferita può sviluppare ulcere, che faciliteranno la proliferazione di batteri. Febbre, rash cutaneo e, in casi estremi, danni muscolari e renali possono manifestarsi nei giorni successivi. In alcune situazioni, potrebbe essere necessario un trattamento in camera iperbarica.
In caso di morso, è fondamentale lavare subito la ferita con acqua e sapone, monitorando eventuali cambiamenti nella pelle. È consigliabile catturare il ragno per identificarlo: il ragno violino ha 6 occhi, a differenza degli 8 presenti nella maggior parte delle altre specie di aracnide. In caso di sintomi gravi, si raccomanda di consultare immediatamente un medico o contattare un Centro Antiveleni.