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10 Settembre 2024
Redazione 105
Si potrebbe dire che Jannik Sinner sia l’erede, dal punto di vista tennistico, di Nicola Pietrangeli. Entrambi hanno vinto due Slam in carriera (nel caso di Pietrangeli due Roland Garros nel 1959 e nel 1960) e Nicola è stato la stella della Coppa Davis azzurra, quella riportata in Italia proprio da Sinner e compagni. I paragoni sono inevitabili e vengono fuori in un’intervista all’AdnKronos.
Pietrangeli ha voluto ribadire nuovamente di non essere geloso del ventitreenne, seppur consapevole che potrà togliergli molti record che erano imbattuti da anni: “Non sono invidioso di Jannik, non lo sono mai stato, come qualcuno ha scritto. Gli auguro di battere tutti i miei record e sono sicuro che ce la farà. Dovrà però stare attento agli infortuni: se riuscirà a restare sano si toglierà ancora enormi soddisfazioni”. Tuttavia è certo che non potrà vedersi soffiare un record: quello delle presenze e delle vittorie in Coppa Davis perché ora si giocano molte meno partite in questa competizione.
Per il resto, Pietrangeli ne è ben conscio: Sinner è il numero 1 al momento. Ha infatti dichiarato: “Ora è il più forte di tutti, lo dicono i numeri e il livello del suo tennis, secondo me quando sta bene è imbattibile. Forse solo Carlos Alcaraz può dargli fastidio, per gli altri non vedo possibilità. Nei prossimi anni prevedo un duello con lo spagnolo per vincere i tornei più importanti. Gli altri sono lontani dal loro livello, soprattutto ora che Đoković, a causa dell’età, sta inevitabilmente calando”.
Un rimpianto c’è: non averlo visto sfidare i migliori, Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal. “Mi sarebbe piaciuto vedere Sinner con i big 3 al loro massimo, ne avremmo viste delle belle”. Ma c’è anche un appunto, una stoccata finale che vuole dare a Sinner: “Io avrei fatto di tutto per giocare le Olimpiadi anche perché di Slam ne può giocare 4 all’anno, per i Giochi dovrà aspettare il 2028”.