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Martina Colombari ringrazia Achille: “Mai superato questa paura”

È tornato il sereno tra i due che insieme hanno trascorso una giornata in una pista di go-kart

Martina Colombari ringrazia Achille: “Mai superato questa paura”

Credits: Instagram @martycolombari

18 Settembre 2024

Redazione 105

Gli ultimi mesi non sono stati facili per Martina Colombari che si è trovata a dover far fronte all’exploit social del figlio Achille che ha postato video di droghe e soldi oltre ad aver rivelato di aver trascorso un periodo in un centro penale. I rapporti si erano fatti tesi anche con lei, ma ora tutto sembra essersi chiarito con i due che hanno ricominciato a passare del tempo insieme. a testimoniarlo è l’ultimo post della Colombari direttamente da una pista di go-kart

Se c’è chi si diverte a bordo di questi mezzi, per l’attrice non è affatto così dato che è terrorizzata da guidare. Nel video si vede Achille affermare: “Oggi sto portando mia madre a superare una delle paure più grandi che ha, che è quella di guidare”. Poi precisa: “Non ha la patente, ha paura”. Martina Colombari conferma quanto detto dal figlio: “Ho l’ansia, però ho visto che ci sono anche dei bambini in pista, quindi ce la posso fare. Serve un po’ di coraggio e come dice Achi bisogna provare a superare le proprie paure, quindi ci provo”.

E alla fine, a forza di provare, Martina ce l’ha fatta ed è riuscita a guidare da sola il suo go-kart. “Le scelte bisogna farle per coraggio, e non per paura” scrive nella didascalia del post, citando una frase di Massimo Gramellini. Poi il ringraziamento ad Achille: “Sono sempre stata terrorizzata dai go-kart e chi mi conosce sa perché. Ieri mio figlio ha tanto insistito per farmi superare questa paura e ce l’ho fatta! Evviva”. 

Insomma, tra mamma e figlio è tornato il sereno dopo che ad Achille era stato bloccato il profilo per le offese proprio nei confronti di Martina. Con un altro profilo aveva raccontato di essere incappato in guai con la giustizia: “Sono stato un anno e sette mesi in un centro penale a Parma. Eravamo ragazzi di tutte le età. Eravamo in camere da 4 ed eravamo in 30. Ci davano massimo un cucchiaino di parmigiano a pranzo e uno a cena, il ketchup e la maionese solo il sabato e la domenica, le bibite solo nei festivi. Sbagliando si impara e per fortuna l’ho capito adesso, meglio ora che a 50 anni”.

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