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19 Settembre 2024
Una recente ricerca dell’Università di Twente, in Olanda, ha rivelato un curioso legame tra il controllo dei bisogni fisici e la capacità di prendere decisioni. In particolare, trattenere la pipì potrebbe influenzare positivamente la nostra capacità di scegliere con maggiore lungimiranza.
I ricercatori hanno condotto un esperimento suddividendo i partecipanti in due gruppi. Il primo gruppo ha bevuto 750 millilitri d’acqua (circa 5 tazze), mentre il secondo ha assunto una quantità minore. Dopo circa 40 minuti, tempo sufficiente perché l’acqua raggiungesse la vescica, i partecipanti sono stati sottoposti a una serie di otto domande. Le domande richiedevano di scegliere tra una ricompensa immediata o una più grande, ma disponibile in futuro. Ad esempio, si chiedeva di scegliere tra ricevere 16€ subito o 35€ dopo un mese.
I risultati hanno mostrato che coloro che avevano la vescica piena tendevano a optare per la ricompensa più grande, anche se posticipata, dimostrando una maggiore capacità di autocontrollo rispetto al gruppo con meno necessità di urinare. Secondo i ricercatori, trattenere la pipì (così come fame o sete) migliora l'autocontrollo, portando le persone a ponderare le decisioni in maniera più razionale e meno impulsiva.
Questa reazione è spiegata dal fatto che, quando il nostro corpo è sotto pressione fisica, il cervello tende a ridurre i pensieri superflui e a concentrarsi sulle decisioni a lungo termine, favorendo scelte più razionali. La scoperta mette in luce un interessante legame tra stimoli fisici e processi decisionali, suggerendo che un maggiore controllo fisico possa migliorare anche quello mentale.