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25 Settembre 2024
Redazione 105
Un nuovo studio condotto dall'Università di Victoria, in Canada, mette in dubbio l'idea che il consumo moderato di alcol possa essere salutare o addirittura prolungare la vita. La ricerca, guidata dallo psicologo Tim Stockwell e dall'epidemiologo Jinhui Zhao, analizza i dati di 107 studi su alcol e mortalità, coinvolgendo un totale di 4.838.825 partecipanti e 425.564 decessi registrati.
Uno dei principali problemi rilevati dagli studiosi è che molti degli studi precedenti avevano incluso, nel gruppo di controllo, persone che avevano smesso di bere per problemi di salute, alterando così i risultati. Questa distorsione, chiamata "abstainer bias", fa apparire i bevitori attuali più sani rispetto agli astemi. Al contrario, gli studi di "alta qualità" – che escludono gli ex bevitori e si concentrano su coorti più giovani – indicano un rischio di mortalità più elevato tra i bevitori moderati rispetto a chi non beve.
Secondo Stockwell, molti studi precedenti hanno erroneamente suggerito che bere con moderazione possa essere benefico, ma ciò potrebbe dipendere da fattori non considerati, come il fumo e lo status socioeconomico. Il fumo, spesso correlato al consumo di alcol, potrebbe infatti influenzare i risultati, mentre altri studi non hanno trovato alcun beneficio per la mortalità nei bevitori di basso volume.
La meta-analisi conclude che i rischi per la salute associati al consumo di alcol, anche in quantità moderate, sono stati sottovalutati. I ricercatori chiedono una maggiore attenzione nella valutazione di questi studi, al fine di chiarire definitivamente se ci siano effettivi benefici o solo pericoli nascosti dietro il consumo moderato di alcol.