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Credits: Getty Images
09 Ottobre 2024
Redazione 105
L’Italia calcistica sta attraversando un momento di transizione, con una Nazionale giovanissima che si prepara ad affrontare due importanti sfide nella Nations League contro Belgio e Israele. Con un’età media di 24 anni e mezzo, la squadra attuale è la più giovane dai tempi di Cesare Maldini, nella speranza che le nuove generazioni rappresentino un segnale positivo per il futuro del calcio italiano. Più della metà dei 23 convocati è nata dal 2000 in avanti.
Sotto la guida di Luciano Spalletti, l’Italia ha iniziato a ricostruire la propria identità, dopo le delusioni dei recenti Mondiali. La risalita è iniziata con una prestazione convincente contro la Francia, dove la Nazionale ha dimostrato di avere potenzialità e un buon gioco collettivo. La squadra ha già un obiettivo chiaro: qualificarsi ai quarti di finale della Nations League, con la speranza di aprire la strada verso la qualificazione al Mondiale del 2026.
Tra i giovani talenti che stanno emergendo, Riccardo Calafiori si è affermato come un elemento chiave della difesa, sostenuto dall’esperienza di Alessandro Bastoni. A centrocampo, il duello tra Nicolò Fagioli, della Juventus, e Samuele Ricci, del Torino, arricchisce le opzioni del c.t., mentre la presenza di Sandro Tonali assicura solidità e creatività al reparto. Anche Davide Frattesi si è dimostrato fondamentale, contribuendo con diversi gol nelle ultime partite.
In attacco, il forfait di Moise Kean a causa di un mal di schiena ha aperto la porta a Lorenzo Lucca, che ha già dimostrato il suo valore segnando tre reti con l’Udinese. Mateo Retegui, di origini argentine ma con il cuore azzurro, si è imposto come capocannoniere della squadra, con sette gol già all’attivo, un risultato che lo ha catapultato nel cuore dei tifosi. Il gruppo si è ulteriormente ringiovanito con l’inserimento di nuovi esordienti, come il milanista Matteo Gabbia, che ha dimostrato di essere un leader nella sua squadra, e Daniel Maldini, erede di una dinastia storica nel calcio italiano. Infine il giovane Niccolò Pisilli, classe 2004, rappresenta la nuova generazione di talenti pronti a prendersi il loro posto nella Nazionale.
L’ottimismo è crescente, ma è importante rimanere con i piedi per terra, riconoscendo le sfide che il calcio italiano deve affrontare dopo annate difficili – se si esclude la vittoria agli Europei 2020. Tuttavia, il potenziale di questa squadra giovane offre motivi di speranza per un futuro brillante, sia nelle competizioni europee che nelle sfide mondiali.
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