Edging: rinviare l’orgasmo fa male? Gli esperti rispondono

Esiste una pratica sessuale amata da molte coppie sessualmente “creative” che, per quanto eccitante, potrebbe col tempo comportare rischi per la salute. Viene definita “edging” e consiste nell’abitudine a ritardare l’orgasmo giocando al “rinvio”, al fine di intensificare l’eccitazione e aumentare il piacere. Una tecnica, secondo alcuni esperti, non priva di effetti collaterali.

Il dottor Donald Grant, consulente clinico senior presso la Independent Pharmacy, sostiene infatti che rimandare troppo spesso gli orgasmi potrebbe portare a desensibilizzare la parte e compromettere la sua naturale reazione alla stimolazione. "Ciò può avere un impatto duraturo sulla capacità degli uomini di rispondere alla stimolazione, rendendo più difficile raggiungere o mantenere un'erezione, segno comune di disfunzione erettile che può richiedere un trattamento", ha detto al Daily Mail.

Altri esperti sostengono inoltre che questa “tecnica” potrebbe anche portare al disturbo delle “palle blu”, ovvero a un “dolore scrotale conseguente ad una maggiore eccitazione sessuale che non ha portato all’orgasmo”.

L’edging potrebbe inoltre sottoporre a stress inutile i muscoli necessari per raggiungere l’orgasmo. Spiega la dott.ssa Rina Malik in un video su YouTube: "Se sei molto stressato e cerchi di controllare l'eiaculazione più e più volte, i muscoli possono diventare tesi”. Secondo l’esperta, il dolore durante l'eiaculazione, il dolore ai testicoli e durante la defecazione sono possibili sintomi di disfunzione del pavimento pelvico.

D’altra parte, alcuni medici sostengono che non esistono prove scientifiche a sostegno di queste affermazioni e quindi non esiste uno studio ufficiale che attesti eventuali effetti indesiderati o pericolosi di questa pratica. 

Preventivamente, il dottor Grant suggerisce di non abusarne e di combinarla eventualmente con normali rapporti sessuali e tecniche di masturbazione.