Álvaro Morata: “Depressione e attacchi di panico, ho sempre lottato”

Álvaro Morata ha deciso di aprirsi come mai prima d'ora, rivelando la sua lotta contro depressione e attacchi di panico in un'intervista alla trasmissione spagnola Herrera en Cope. La data dell'intervista, il 10 ottobre, è significativa, dato che coincide con la Giornata mondiale della salute mentale, un tema che il calciatore ha voluto affrontare pubblicamente per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Morata ha svelato come i momenti più bui della sua vita abbiano profondamente influenzato la sua carriera. “Non importa che lavoro fai o in che situazione ti trovi, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte”, ha confessato. Il periodo più difficile è stato circa tre mesi prima degli Europei, quando temeva di non riuscire più a calzare gli scarpini. “Non sapevo cosa non andasse in me. Mi mancava il respiro, la vista si annebbiava, ed ero costretto a tornare subito a casa”.

Le difficoltà personali hanno avuto ripercussioni anche sulla sua vita familiare. Morata ha raccontato episodi dolorosi vissuti con i figli, spesso bersagliati dai tifosi per le prestazioni del padre. “Quando uscivo con loro, c'era sempre qualcuno che diceva qualcosa sulle partite. Alla fine, persino loro non volevano più andare in giro con me”. Per proteggere i suoi cari, il calciatore ha deciso di lasciare l'Atletico Madrid e accettare l'offerta del Milan, un cambiamento che ha definito necessario.

La vita privata di Morata ha subito un altro duro colpo con la separazione dall'influencer Alice Campello, sua moglie e madre dei suoi quattro figli. “La amo tantissimo e la rispetto, ma abbiamo opinioni diverse. Le cose a volte finiscono senza un motivo apparente”, ha dichiarato, spiegando che la fine del loro matrimonio è stata travolta dai pettegolezzi, rendendo tutto più complicato.

Il calciatore ha ringraziato le persone che lo hanno aiutato a superare il momento più buio, tra cui i suoi allenatori e il suo psichiatra. Il suo racconto sincero vuole essere un messaggio di speranza per chiunque si trovi ad affrontare battaglie simili.