“A 33 anni ancora vergine: non sono religiosa, ho solo standard alti”

A 33 anni, una donna ha scelto di parlare apertamente della sua verginità, sottolineando che la sua decisione non è influenzata da motivi religiosi o tradizionalisti, ma dal desiderio di mantenere standard elevati in campo romantico. “Non sono religiosa né tradizionalista”, ha spiegato al New York Post, ribadendo che preferisce aspettare la persona giusta senza accontentarsi di relazioni che non rispecchiano le sue aspettative.

La donna, una viaggiatrice appassionata, ha trascorso gli ultimi anni esplorando posti come il Marocco, il Perù, le Bahamas e altre mete da sogno, godendosi la vita a pieno e imparando a trovare felicità anche da sola. “Mi piace immergermi in culture diverse, ma non ho mai fatto del sesso una priorità”, afferma, raccontando di aver sempre avuto uno stile di vita indipendente.

La sua storia ha fatto molto parlare soprattutto tra i millennial, una generazione che spesso si sente sotto pressione riguardo alle relazioni e alla sessualità. “I vent’anni sono un periodo confuso per molti, tutti cercano di capire quale direzione prendere nella vita, e per me il sesso non era una priorità”, racconta. Dopo aver perso il padre in giovane età, ha imparato a trovare equilibrio e soddisfazione nella propria compagnia, senza sentirsi obbligata a cercare l’amore in modo frettoloso.

Condividere la sua esperienza ha anche l’obiettivo di combattere il tabù legato alla verginità tardiva. “Ricevo centinaia di messaggi da persone che si trovano in situazioni simili, e mi sento di aiutarle”, afferma. Per lei, vivere al proprio ritmo e mantenere standard elevati è una scelta che merita rispetto. “Semplicemente sboccerò più tardi, e non c’è nulla di male in questo”, conclude.

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Un post condiviso da Lauren Harkins (@itslaurenciaga)