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Credits: Instagram @eleonoragiorgiofficial
15 Ottobre 2024
Redazione 105
Eleonora Giorgi ha fatto una scelta ben precisa: parlare apertamente del tumore che l’ha colpita, andando contro il tabù che ancora oggi questa malattia si porta dietro. In una lunga intervista a Vanity Fair ha spiegato perché l’ha fatto: “Chi scopre di essere malato vive innanzitutto un’incredibile solitudine. Parlarne per me è stato liberatorio. Non è stata ‘vanità’. Io sono cresciuta con il pubblico. Avevo diciannove anni quando è iniziata la mia carriera. Ma non è questo: parlarne è stato un modo per mettere ancora più a fuoco il valore del tempo che resta. Un mese, un anno, una vita: non importa. Ciò che conta è quello che voglio ora: stare con i miei figli, con la mia famiglia, con gli affetti. Mi sono riparata in questo bozzolo d’amore. Un bozzolo che è più vita di quella che avevo prima”.
Quando ha realizzato la gravità del cancro, per lei è stato un “colpo frontale, preso proprio tutto di fronte, ha fatto cadere la polvere, la ruggine dalla mia vita. È rimasta solo la densità. Le cose inutili sono sparite”. Con forza ha affrontato anche la caduta dei capelli: “Ora sono libera. Libera. Quando sono caduti mi sono detta: la testina ce l’hai carina, piccolina. Sentirai un po’ più di freddo, però, vuoi mettere, non te li devi più lavare, niente colpi di sole. Perdere i capelli mi ha insegnato che vedere il lato positivo è una forma di grande libertà. C’è un tempo per ogni cosa nella vita: oggi è finalmente arrivato quello di cogliere tutto l’amore che mi circonda”.
E ha anche progetti per il futuro: “Se sopravviverò, non posso dire se guarirò ma se comunque le cose si metteranno un po’ meglio, io alla vita di prima non voglio tornare. Voglio passare tutto il tempo che mi resta così, con l’amore che ho finalmente riscoperto. Mi sono stufata di fare la Giorgi. Preferisco fare la babysitter al mio nipotino”. E a proposito di bambini, come spiegare loro questa malattia? “Questo davvero non lo so. Quando gioco col mio nipotino lui nemmeno si accorge che sono malata. Quindi non glielo dico. Però ho chiesto che se morirò non voglio che gli dicano che me ne sono andata. Lo vivrebbe come un tradimento. Mi piacerebbe che gli dicessero che sono diventata un angelo e che veglierò sempre su di lui”.
Infine un accenno su come ha scoperto di essere malata, ricordando l’importanza della prevenzione: “Sono stata una fumatrice e quindi non sono un buon esempio. Ho scoperto il tumore per una tosse anomala. Ho fatto una tac e hanno scoperto un’ombra. Mi sono salvata la vita così. E da lì è iniziato tutto. Però avevo sempre fatto le mammografie. Fare prevenzione è tutto”.