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Stop al test di ingresso per la facoltà di medicina
L'ingresso sarà libero, ma ci sarà una "scrematura" dopo il primo semestre
Addio al numero chiuso e al test di ingresso per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina veterinaria. Il via libera è arrivato dalla 7^ Commissione del Senato al disegno di legge delega. Ad annunciarlo è stato il ministero dell'Università e della Ricerca.
Il nuovo disegno di legge rivoluziona l'accesso alle facoltà mediche. Dal prossimo anno accademico, tutti gli studenti potranno iscriversi senza sostenere il test d'ingresso. La selezione avverrà al termine del primo semestre, sulla base dei crediti acquisiti e di una graduatoria nazionale unificata. L'obiettivo è creare un sistema più equo e sostenibile per università e Servizio Sanitario Nazionale.
Per proseguire gli studi a partire dal secondo semestre, gli studenti dovranno conseguire di tutti gli esami previsti per il primo semestre e assicurarsi un'alta posizione nella graduatoria di merito nazionale. Coloro che non superano la selezione potranno utilizzare i crediti formativi acquisiti nei primi sei mesi per iscriversi ad altri corsi di laurea. L'idea del governo è quella di fare in modo che il nuovo sistema parta già dall'anno accademico 2025/2026.
"Il fabbisogno di futuri nuovi medici è di 30mila professionisti i più nei prossimi sette anni. Per soddisfarlo abbiamo già aumentato i posti disponibili per i corsi di laurea in medicina e chirurgia e veterinaria. Ma con oggi rivediamo completamente i criteri di selezione. Per il primo anno aboliamo il numero chiuso e i test d’ingresso, ma prevediamo un semestre-filtro con esami caratterizzanti, i cui risultati saranno comunque riconosciuti per percorsi formativi alternativi. In questo modo non solo investiamo nelle giuste aspirazioni dei nostri ragazzi, ma garantiamo anche una preparazione di qualità attraverso un’offerta formativa d’eccellenza", ha dichiarato il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.